Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli.
Gli Oblivion sono i cinque sensi della satira musicale, i cinque componenti della parodia, i cinque gradi di separazione tra i Queen e Gianni Morandi.
Li hanno definiti "atomizzatori di repertori musicali, pusher di pillole caricaturali", ma anche "meravigliosamente superflui, come le Piramidi".
Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono un Spotfy vivente che mastica le note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti prima.
Un OGM che spazia tra genio e follia, giocoleria e cabaret, intrattenimento leggero e profonda
demenzialità.
Assistere ai loro show è un'esperienza folle e irripetibile che provoca risate scomposte, isteria
collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis.