Nella mischia feroce dei campi di rugby, l'Amatori Rugby Alghero ha affrontato la prova del fuoco sul terreno del Cus Torino, capolista indiscusso e avversario di formidabile statura.
La sfida, invero, si presentava ardua sin dalle premesse, e il verdetto del campo ha confermato le attese: 66 a 14 per i padroni di casa, un epilogo che pesa come un macigno sul morale dei catalani.
Giovanni Marchetto, con due mete incise sul terreno di Torino, ha tenuto alto l'onore degli algheresi, con Giovanni Cipriani che, dal canto suo, ha trasformato le occasioni in punti preziosi.
Ma il rugby, si sa, è sport di squadra e di momenti, e nella fase cruciale dell'incontro, un calo, per quanto comprensibile, ha lasciato l'Amatori esposto agli assalti di un avversario che non ha concesso tregua.
Le espulsioni hanno giocato il loro ruolo in questa partita, con un cartellino rosso estratto a Fausto Delli Carpini e uno giallo a Marchetto stesso, limitando le ambizioni dell'Amatori e precludendo la caccia a quel punticino di bonus che, in classifica, avrebbe avuto il suo peso d'oro.
La battaglia di Torino si chiude, dunque, con una sconfitta che brucia, ma che non spegne l'animo combattente dei ragazzi di Alghero. Gli occhi sono già puntati al prossimo incontro, sul campo amico di Maria Pia contro l'As Milano, dove l'Amatori avrà l'occasione di rialzarsi, di dimostrare il proprio valore e di lasciarsi alle spalle il pesante fardello di Torino.
Nel rugby, come nella vita, ogni partita insegna, ogni scontro fortifica, e per l'Amatori Rugby Alghero, il cammino è ancora lungo e ricco di promesse. La sconfitta è maestra severa, ma da essa nascono i campioni.