1ª Tappa Tour de France Firenze - Rimini: Un Van Den Broek fondamentale porta alla vittoria Romain Bardet al suo ultimo Tour

  La città di Firenze fa da cornice al trasferimento verso il km 0, dopo 15 km, con le sue bellezze, che nella calma anche i corridori potranno ammirare, sulle note dell’inno italiano. A -187,1 km dopo vari tentativi, un gruppo di 7 corridori si avvantaggia, appena a -183,3 km il gruppo accumula 1:10 di ritardo, mentre nuovi tentativi vengono stroncati. A -180,3 km Eiking e Tiller della Uno-X Mobility cercano di uscire dal gruppo, inseguiti e marcati però strettamente. 7 dunque gli uomini al comando: Mohoric, Madouas, Izagirre, Champoussin, Van Den Broek, Dujardin e Vercher, che a -176,7 km guadagnano ancora, 1:34 infatti il ritardo del gruppo, con i contrattaccanti che a -174,4 km sono puntati a vista e falliranno probabilmente questo tentativo di contrattacco. A -172,9 km problema meccanico per Vingegaard che cambia la bicicletta di corsa e dovrà rientrare in gruppo, operazione che gli riesce in una manciata di chilometri, mentre tentano di inseguire altri due corridori, che a -167,1 km si trovano a soli 45 secondi rispetto alla testa della corsa, con il gruppo in ritardo rispetto a quest’ultima, di 2:15. Mentre inizia il Valico Tre Faggi, i due inseguitori ormai sono a 19 secondi rispetto ai battistrada, i quali fendono il vento quasi fin dall’inizio della frazione e vengono raggiunti dai due, a -165 km, ora dunque sono 9 gli uomini al comando, con l’aggiunta di Abrahamsen e Gibbons.

  In gruppo per ora nessuno vuole mettersi in testa, ragione per cui il vantaggio dei battistrada arriva a 4:05 a -163,2 km, nel frattempo Vercher in difficoltà si stacca dagli attaccanti. 3:23 il ritardo del gruppo quando mancano 120,8 km, la EF ha diminuito il gap, perché punta su Bettiol, mentre Cavendish a 8:43 di ritardo, alla deriva e col rischio di non farcela per il tempo massimo. I punti del traguardo volante a -119,3 km sono di Dujardin che vince la volata con Abrahamsen ma che poi a -115,6 km si stacca dagli altri 7 battistrada, mentre Cavendish passa al traguardo volante con 8:53 di ritardo, per ora, con 50 minuti di tempo massimo, non rischia di finire fuori gara. Si stacca anche Champoussin a -114,2 km lasciando quindi soli 6 uomini al comando, mentre Godon cambia la bicicletta per problema meccanico. Anche Martinez, Démare e Philipsen si staccano sulla salita del Passo del Carnaio a - 112,2 km, mentre Cavendish arriva a 11:30 di ritardo, prima ancora delle salite difficili. Al passo del Carnaio, 3° GPM di giornata, Izagirre passa per primo seguito da Abrahamsen. Champoussin ripreso dal gruppo a -104,3 km e poco dopo anche Dujardin viene fagocitato dal gruppo, mentre perdono contatto dal gruppo Sobrero e Lakzano. Segnalata alle 15:37 una brutta caduta di Kelderman nella discesa precedente, mentre ormai a -89,3 km, Cavendish si trova ormai a 15 minuti di ritardo, col gruppo che rallentando si trova a 5:00, la EF riprende in mano le redini del gruppo piazzandosi a tirare davanti. Michele Gazzoli, uno degli 8 italiani presenti, si ritira a -87,4 km per un problema fisico lasciando con un compagno in meno Cavendish, impegnato in un inseguimento disperato nei confronti del gruppo. 

  La testa della corsa imbocca la salita del barbotto a -76 km col gruppo indietro di 4 minuti e mezzo, come il gruppo raggiunge la salita si stacca subito Bennett seguito poco dopo da Zingle, Bauhaus dopo pochi km anche da Démare Martinez di nuovo, Laporte, Wærenskjold ed infine Wright. Anche Gaudu perde le ruote del gruppo a -72,6 km. Anche Magnus Cort si stacca quando mancano più di 2 km allo scollinamento mentre la UAE tira il gruppo. Izagirre si stacca dai battistrada, chissà se riuscirà a prendere la prima maglia a pois! Vittima importante di questo ritmo anche Matthews, in sua compagnia anche Coquard e Wellens. Stuyven e De Lie in difficoltà a -71 km, intanto rimangono in tre davanti, ed Abrahamsen prende i 5 punti del GPM spezzando la fuga in due tronconi. Staccato anche Van Der Poule, insieme a Grégoire Buitrago Pedersen e Moscon a -69,2 km. Gruppo a 2:32 un km dopo. Izagirre, rialzatosi viene ripreso dal gruppo, mentre i ritardatari citati prima rientrano a -65,9 km. La UAE Emirates tira e riduce il gap a 1:50 a -55,3 km, mentre Cavendish è coi suoi ormai a 20 minuti. A -52,9 km comincia la salita di San Leo, gruppo a 2:05, cambio bicicletta a -54,2 per Carapaz, Pedersen che a -50,9 km non molla mentre Izagirre si era staccato già da un paio di km, e Van Der Poule appare lontano e staccato a 5:00. A -50,1 km azione di Romain Bardet, che si avvantaggia sul gruppo e dovesse riuscire, potrebbe vincere la tappa, ora a soli 37 secondi rispetto ai due battistrada rimasti, col gruppo a 1:19, Bardet che riprende Gibbons a -49,1 km e Mohoric dopo poco, e durante la discesa a -43 km si riporta sulla testa della corsa insieme a Van Der Broek, raggiungendo Madouas e Abrahamsen, mentre dietro Healy della EF a -42,3 km si sgancia dal gruppo allungandosi e riportandosi facilmente su Gibbons e superandolo mentre davanti rimangono in tre, perché Abrahamsen si stacca a -42 km e verrà ripreso da Healy a breve. 

  A -40,1 Madouas si stacca, al GPM passa primo Van Der Broek, e si entra in San Marino. A -34,2 km Jakobsen in difficoltà che viene ripreso e sorpassato da Cavendish che è a 24:23. Dopo 2 km Healy raggiunge e supera anche Madouas ma l’impressione è che si sia mosso troppo tardi, recuperare 1:10 è troppo da solo. A -26,9 km Lidl Trek e Ineos Granadiers si decidono a tirare ma è forse tardi. A -24,6 km Van Den Broek prende un buco e rischia di cadere, gruppo a 1:51, la EF torna a tirare mentre Healy si rialza, forse il tutto troppo tardi. A -10 km 50 secondi per i due fuggitivi, che si assottigliano a 40” a -7,2 km ed a35” a -4,3 km dimostrando che vendono cara la pelle, a -3km scatta la neutralizzazione in caso di incidenti o cadute mentre Bardet e Van Den Broek hanno 20” di vantaggio, a -1,9 km sembra finita con 15” appena, ma mentre all’ultimo chilometro partono i treni per le volate in gruppo, Van Den Broek continua il lavoro per un Bardet sontuoso che vince la frazione e si aggiudica la prima maglia gialla!

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