21ª tappa Tour Monaco- Nizza: Uno straripante Pogacar vince il Tour e si aggiudica anche la cronometro

Cronometro di 33,7 km con 696m di dislivello, e 507m di altitudine massima con la pendenza massima all’11%, promette di essere una cronometro atipica per la quale il favorito potrebbe essere Tadej Pogacar, rispetto a Remco Evenepoel, che sarebbe più specialista in frazioni però più piatte. Si partirà in ordine inverso rispetto alla classifica ed i riferimenti cronometrici saranno a 11,1 km – 17,1 km – 28,6 km e all’arrivo a 33,7 km. Alle 14:40 partirà per primo l’ultimo della classifica, Davide Ballerini, ultimo solo perché messo a disposizione del proprio capitano. E via a seguire gli altri, prima a 1 minuto di distanza, poi due. Da attenzionare particolarmente la partenza di Wout Van Aert alle 17:03, quella di Giulio Ciccone, decimo nella classifica generale alle 18:27 la quale darà il via alle danze riguardo i big della classifica, dopo di lui infatti partirà Derek Gee alle 18:29, Matteo Jorgenson alle 18:31, Carlos Rodriguez alle 18:33, Adam Yates alle 18:35, Mikel Landa alle 18:37, Joao Almeida alle 18:39 ed infine i tre grandi fenomeni della classifica, Remco Evenepoel alle 18:41, Jonas Vingegaard alle 18:43 e Tadej Pogacar alle 18:45. Parte dunque alle 14:40 la prova contro il tempo, Davide ballerini della Astana dà il via alle danze in una cronometro che non è piatta come altitudine, il che potrebbe favorire Pogacar, a discapito di Evenepoel. Partito anche Cavendish un minuto dopo, suo capitano. Non ci resta che attendere i riferimenti intermedi e finale, nonché le nuove partenze, la sensazione è che non saranno questi i tempi su cui baseremo la corsa, la pedalata di Cavendish, probabilmente al suo ultimo Tour in carriera, è lenta e legnosa, segno che sulle gambe le fatiche delle grandi montagne, sono rimaste tutte. Al primo intermedio passa per primo Ballerini con un tempo di 24:35 ed una media di 27,2 km/h, tempo superato da Drizners con 24:26:64 e successivamente da Bol con 23:52:32. Mentre Ballerini arriva al secondo intermedio con 34:50:45, superato da Drizners con 34:26:49 e da Bol con 33:45:09, al primo intermedio Vahoucke supera tutti con 23:00:91, facendo capire subito che gli scalatori possono fare bene in questa prova. Partito intanto anche Girmay detentore della maglia verde. Ed ecco Lenny Martinez che fa un primo intermedio con 21:20:50 per ora primo. Boi davanti a tutti anche al terzo intermedio con un parziale di 45:48:10. Il primo a terminare la prova è Ballerini con 53:10:02, Bol arriva al traguardo con un tempo di 52:24:23, e andrà a sedersi nella sedia del vincitore parziale, in attesa degli altri arrivi. Per ora il terzo e quarto miglior tempo sono di Ballerini e Mozzato. Poi arriva il traguardo anche per Grignard che fa il parziale miglior tempo di 51:11:97, ma dura poco lo superano sia Lenny Martinez che si guadagna la prima posizione parziale con 48:24:46. Alle 17:05 parte van Aert, mentre Harold Tejada sta arrivando e si prende il tempo parziale migliore superando Lenny Martinez, con un vantaggio di 9” e 93 centesimi ed un tempo di 48:14:53. La hot Sit cambia protagonista dopo un bel po’, dunque. Nulla da fare per Van Aert che non va forte, sembra più un allenamento in vista delle olimpiadi. Alle 17:48 parte Romain Bardet, ultimo tour per lui in carriera, e potremmo vederlo per l’ultima volta in gara nel prossimo Giro d’Italia. Giulio Ciccone parte alle 18:27 per conservare la decima posizione, insidiata da Buitrago in ritardo di soli 22”. Scivolata per Jorgenson che era partito da appena 3 km. Alle 1841: parte Evenepoel, cominciano le danze per i big!!! Al primo rilevamento cronometrico Ciccone in ritardo di 57” rispetto a Buitrago, rischia la decima posizione. Gee al secondo intermedio ha superato Ciccone, il quale paga oltre 1:30 uscendo dalla top ten, Evenepoel al primo intermedio fa il miglior tempo di 20:36:70, arriva anche Vingegaard al primo intermedio, dove registra il tempo di 20:17:39 superandolo! Ma Pogacar fa ancora meglio con 20:10:34! Al secondo intermedio dove è al comando Derek Gee momentaneamente, Evenepoel arriva con un vantaggio di 45”47 ed un tempo di 29:30:80. Arriva anche Vingegaard, in vantaggio di 26”89 ed un tempo di 29:03:91. Arriva anche Pogacar con 24”53 di vantaggio rispetto a Vingegaard con un tempo di 28:39:38! Gee termina la prova con 18” di vantaggio su Tejada che cede la sedia di leader ma non a lui visto che Jorgenson lo supera. C’è ancora il terzo intermedio per i big, Evenepoel fa un tempo di 40:56:66, Vingegaard fa 40:32:76, ma Pogacar fa un tempo al terzo intermedio di 39:28:36 miglior tempo in assoluto a questo intermedio rifilando 1:04 a Vingegaard e 1:28;30 a Evenepoel! Aspettiamo l’arrivo dove Evenepoel chiude la sua prova con un tempo di 46:38:13 facendo il miglior tempo per poco, poi Vingegaard con soli 10”88 di vantaggio su di lui ed un tempo di 46:27:25 e poi l’immenso Tadej Pogacar con 45:24:99 che batte tutti e si prende anche la sesta vittoria con 1 minuto, 02 secondi e 26 centesimi di vantaggio rispetto a Vingegaard e battendo il record di Merkx che non era riuscito in una stagione sola a fare lo stesso numero di vittorie di tappa tra giro e tour.

Sport

Sara Morganti cavallerizza d'argento, dopo il bronzo di qualche giorno fa
  Arriva un’altra medaglia, il colore è l’argento, ed è la seconda per Sara Morganti, la cavallerizza toscana che con la sua Mariebelle ottiene il punteggio di 81.407 nel freestyle individuale grado I di di paradressage, piazzandosi al secondo posto dietro solo alla lituana Snikus. Bronzo per la Gran Bretagna con Durward Akhurst. È la 64ª medaglia azzurra per questi giochi.

Argento azzurro nella staffetta mista handbike, un ritardo di un minuto circa dall'oro
Prende subito margine la Francia, guidata da un atleta classificato H3, Bosredon, classificazione probabilmente generosa nei suoi confronti, tant’è vero che come cominciavano l’ultimo giro gli altri, loro stavano terminando la prova. L’Italia compie una gara in rimonta, prima quarti, poi terzi, ed infine secondi, gli Stati Uniti che inseguivano gli...

Alberto Amedeo ci regala l'ultima medaglia di giornata con il bronzo nei 100m stile libero S8
Corsia numero 3 per Alberto Amodeo, che in partenza è in terza posizione, alla virata dei 50m mantiene la terza posizione e cerca di portare a casa una medaglia, e l’arrivo riserva un’emozione inusuale dal momento che tutti e tre gli atleti paralimpici che andranno sul podio sono a distanza di pochi centesimi tra loro. Terzo posto e quindi bronzo per Amodeo, a soli 5 centesimi dall’argento dello statunitense Jaffe e 7 dall’oro dell’australiano Simpson.

Stefano Raimondi sfiora il poker di ori, ma è argento!
Parte fortissima la gara di Raimondi e Menciotti, al tocco dei 50 metri, Raimondi tocca per secondo mentre Menciotti tocca per terzo, salvo poi perdere terreno fino a farsi rimontare nel finale, mentre Raimondi recupera lo svantaggio anche se non è sufficiente: Stefano Raimondi argento per soli 25 centesimi di ritardo, dietro all’olandese van de Voort che conquista l’oro, e davanti all’australiano Gallagher, bronzo. Menciotti quarto per soli 12 centesimi giù dal podio.

Secondo oro individuale per Simone Barlaam in questa paralimpiade
A metà della prima vasca Barlaam balza in prima posizione, che al tocco dei 50 metri ha più di un secondo di vantaggio su Hodge che ha superato quasi immediatamente, per poi volare letteralmente verso l’oro, che raggiunge con un tempo di 57.99, nuovo record europeo, lasciando in scia ed indietro Hodge a +2.04 di ritardo ed un argento probabilment...

Giornata storica per il tennistavolo italiano dopo Matteo Parenzan l'oro di Giada Rossi, dopo cinquant'anni senza la medaglia più preziosa
La quarantesima medaglia italiana nel tennistavolo viene da Giada Rossi. Ed è del metallo più prezioso, un oro fantastico dopo due set dominati nettamente un momento di difficoltà nel terzo che ha permesso alla cinese Liu di recuperare qualche punto, la tensione palpabile del match point ma la cinese sbaglia ed è 3-0 per l’azzurra con parziali di 1...

Il “Memorial Roberto Dore” a Nuoro all’insegna dell’inclusione.
Dal 6 al 15 settembre è in corso di svolgimento a Nuoro il Memorial Roberto Dore, che tornerà a riunire giovani calciatori da tutta la Sardegna. Il campo da gioco de “La Solitudine”, dedicato a Roberto Dore, sarà un luogo dove il calcio diventa veicolo di messaggi importanti. Quest’anno, la quinta edizione del Memorial sarà un inno all’inclusione ...

Donato Telesca è bronzo nel sollevamento pesi paralimpico
Donato Telesca si aggiudica il bronzo paralimpico, dopo le tre alzate di cui solo le prime due valide, la prima di 209 kg e la seconda di 213 kg inizialmente non accettata, poi dopo la richiesta del challenge, viene ritenuta valida. La terza (da 215 kg) non valida, avrebbe superato il punteggio del cinese Hu che con 214 è argento, mentre l’oro è nettamente dell’atleta Gustin, statunitense.