In una mattina che sembrava come tante altre, fuori da un supermercato a Cagliari, si è consumato un episodio di brutalità che scuote e indigna. Un 52enne, armato di coltello, ha avvicinato una donna di 54 anni chiedendole l'elemosina. Ma dietro quel gesto apparentemente innocuo, si celava un'intenzione oscura e violenta. L'uomo, con un repentino scatto, si è lanciato sulla donna, tentando di baciarla. Non contento del primo fallimento, ha estratto un coltello, minacciandola per ottenere con la forza ciò che lei, terrorizzata, gli aveva negato: un bacio.
La scena, degna di un incubo, ha visto la donna riuscire a divincolarsi e fuggire, trovando la salvezza nel coraggio di chiamare il 113. I carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Cagliari sono intervenuti con prontezza, rintracciando l'aggressore poco distante dal luogo dell'accaduto. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale e ora si trova rinchiuso nel carcere di Uta, dove attende di rispondere delle sue azioni.
In un mondo che sembra sempre più insensibile alla sofferenza altrui, episodi come questo ci ricordano la fragilità della nostra sicurezza quotidiana e la necessità di essere sempre vigili. La violenza di genere, subdola e dilagante, non conosce limiti né vergogna. È nostro dovere, come società, condannare con fermezza tali atti e sostenere le vittime con ogni mezzo possibile.
L'arresto di quest'uomo è un piccolo passo verso la giustizia, ma il cammino per debellare la violenza contro le donne è ancora lungo e arduo. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia, né di rimanere indifferenti di fronte a tali atrocità. Ogni donna deve poter vivere senza il timore di essere aggredita, ogni angolo di strada deve essere sicuro, ogni richiesta di aiuto deve trovare risposta. Solo così potremo dire di aver costruito una società davvero civile.