I Carabinieri della Compagnia di Oristano, sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno individuato l’autore del furto avvenuto il 22 gennaio nella Chiesa di San Francesco. L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine per precedenti analoghi, si era introdotto nel luogo sacro passando attraverso un’intercapedine del cantiere dell’ex convento e sfondando un pannello di legno.
All’interno, aveva danneggiato arredi e sottratto due oggetti sacri: un turibolo e un cestello per l’acqua santa.
L’indagine, condotta con il supporto del Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari e della Polizia locale di Oristano, si è basata sull’analisi delle immagini di videosorveglianza pubbliche e private nella zona. Gli investigatori hanno ricostruito gli spostamenti del ladro, che nella stessa sera aveva compiuto una serie di reati: prima aveva rubato un estintore alla stazione dell’Arst, poi uno zaino e due caschi da moto in via Duomo, per infine introdursi nella chiesa alle 19:26 e uscirne venti minuti dopo con parte della refurtiva.
Dopo i fatti, l’uomo era stato ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Martino di Oristano, dove il suo comportamento violento aveva richiesto l’intervento dei Carabinieri. Le perquisizioni successive, estese al suo domicilio nel Terralbese, hanno permesso di recuperare gli indumenti utilizzati durante i furti. Un timbro, riconosciuto come proveniente dalla Chiesa di San Francesco, è stato sequestrato nei giorni successivi grazie all’intervento della Squadra Mobile della Questura di Oristano.
Il lavoro degli inquirenti, coordinato dalla Procura, prosegue per rintracciare gli oggetti sacri mancanti.
Il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari ha inserito le immagini del turibolo e del cestello nella banca dati dei beni culturali rubati, in modo da monitorare i mercati antiquari e prevenire eventuali tentativi di ricettazione.
L’uomo è indagato per furto e danneggiamento aggravati dalla continuazione, con il rispetto della presunzione di innocenza. Nel frattempo, i Carabinieri invitano i responsabili delle chiese della provincia a garantire un’adeguata manutenzione dei sistemi di sicurezza, fondamentali per contrastare episodi simili e tutelare il patrimonio culturale della comunità.