Bidonì ricorda l’Appuntato Salvatore Vinci a 36 anni dalla sua uccisione

  Bidonì ha reso omaggio all’Appuntato dei Carabinieri Salvatore Costanzo Vinci, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, nel 36° anniversario della sua uccisione. La cerimonia si è svolta questa mattina in Piazza Anfiteatro, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Oristano, del Prefetto di Oristano Salvatore Angieri, del Sindaco di Bidonì Ilaria Sedda e delle autorità locali. Nel corso della commemorazione, il sorvolo dell’elicottero “Fiamma” dell’11° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Cagliari-Elmas ha reso ancora più solenne il tributo a un militare il cui sacrificio continua a essere esempio di dedizione e coraggio. Salvatore Vinci si arruolò nell’Arma nel luglio del 1969, prestando servizio alla Stazione Carabinieri di Acerenza e successivamente al Nucleo Operativo di Vercelli, dove si distinse per professionalità e dedizione. Il 28 gennaio 1989, a San Giacomo Vercellese, perse la vita durante un servizio antirapina. Dopo l’assalto a un furgone portavalori, Vinci e i suoi colleghi intercettarono le auto usate dai rapinatori. I malviventi aprirono il fuoco, colpendolo mortalmente. 

  Nonostante le ferite, il carabiniere reagì con determinazione, permettendo ai colleghi di fermare i responsabili. Lasciò la moglie e una figlia di soli undici anni. Nel 1990, il Presidente della Repubblica gli conferì la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, riconoscendone il coraggio e il senso del dovere. Alla cerimonia hanno partecipato le sezioni provinciali dell’Associazione Nazionale Carabinieri e i familiari del militare, tra cui la sorella Immacolata e i fratelli Augusto, Aldo e Albino, oltre ai cittadini di Bidonì che hanno voluto rendere omaggio alla sua memoria. Dopo la benedizione del Cappellano Militare Don Marius Minut, le autorità hanno ricordato il sacrificio di Vinci, sottolineando il suo valore e l’alto senso di giustizia. A chiudere la commemorazione, la deposizione di una corona d’alloro e gli onori militari. Nel tempo, diverse sedi istituzionali sono state intitolate al carabiniere caduto: nel 1993 la caserma di Arborio, nel 1999 la caserma di Sorradile e, nel 2019, proprio Piazza Anfiteatro di Bidonì, luogo in cui il paese ha scelto di ricordarlo per sempre. Un uomo che ha servito l’Arma con onore, abnegazione e spirito di sacrificio, un esempio di dedizione che continua a ispirare le nuove generazioni di Carabinieri.

Cronaca

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