Le elezioni amministrative ad Alghero si annunciano cariche di tensione e strategie politiche. Con una mossa, in parte attesa dai più, i centristi hanno scelto di correre da soli, nominando Francesco Marinaro come loro candidato sindaco. Questa decisione sottolinea una chiara volontà di marcare una distanza dalle altre coalizioni e di proporre una visione moderata e civica che, secondo loro, non è mai stata adeguatamente rappresentata.
La coalizione centrista, che comprende i partiti Riformiamo Alghero, Noi con Alghero e Sardegna Al Centro 20 Venti, ha dichiarato: «Questo polo è caratterizzato da un forte radicamento nel territorio, e proprio dalla partecipazione diretta dei cittadini trae origine l'azione politica che si vuole proporre agli algheresi nelle prossime elezioni amministrative. Il candidato sindaco e i rappresentanti delle liste che lo sostengono vogliono evidenziare che questa decisione è l'epilogo di un percorso intrapreso nel segno della loro naturale collocazione politica e dei principi fondamentali nei quali si sono sempre identificati».
D'altra parte, il Campo Largo si prepara alla contesa con Raimondo Cacciotto al timone. Questa coalizione, che include forze politiche progressiste e ambientaliste, mira a contrastare sia il centrodestra sia i centristi, puntando su una politica di ampio raggio sociale e di attenzione alle problematiche ambientali che preoccupano una larga parte dell'elettorato algherese.
Il centrodestra, guidato da Marco Tedde, non rimane a guardare. Con una coalizione solida e radicata ma meno ampia del previsto, punta a mantenere o addirittura a rafforzare la sua presenza nella governance della città, appoggiandosi a una base di elettori tradizionalisti e conservatori che hanno dimostrato fedeltà nel corso degli anni come nelle ultime elezioni del 2019 con la vittoria del candidato sardista.
Questo scenario vede dunque i centristi di Marinaro posizionarsi come una forza moderata che potrebbe attirare gli indecisi e coloro che cercano un'alternativa sia alla politica più tradizionalmente conservatrice sia a quella progressista. Con la loro apertura al dialogo, «rimane aperto il dialogo nei confronti di tutti i partiti e i movimenti che siano interessati a percorrere un sentiero comune e che abbia come fine ultimo la migliore amministrazione per la città di Alghero», i centristi tentano di posizionarsi come mediatori capaci di unire diverse visioni per il bene comune della città.
In questo contesto, Alghero si prepara a una delle sue battaglie elettorali più vibranti degli ultimi anni. Con tre forze politiche ben definite che cercano di guadagnare il favore dei cittadini, sarà interessante vedere come gli algheresi risponderanno a queste diverse proposte e quale visione della città prevarrà.