I giganti silenziosi della Sardegna: Un patrimonio dimenticato

  La Sardegna, nota per le sue spiagge mozzafiato e la sua storia millenaria, cela un segreto affascinante e troppo spesso ignorato: i suoi vulcani. In una carta realizzata da due studiosi, è scritto nero su bianco la storia di questi giganti silenziosi, inattivi da milioni di anni e, purtroppo, non valorizzati nel modo giusto. Prendiamo, ad esempio, il Marsili. Un vulcano sottomarino, lungo circa 70 km e largo 30, copre un'area di circa 2.100 km quadrati, adagiato a circa tre chilometri sul fondo del mare. Un colosso sommerso che meriterebbe ben altra attenzione. 

  E non è solo, è in ottima compagnia. Secondo gli esperti, il più giovane vulcano della Sardegna si trova nel Monte Lisiri, nella zona del Logudoro, precisamente a Ittireddu. Un vero e proprio vulcano il cui paesaggio ricorda parecchio la zona dell'Etna in Sicilia. È interessante notare che l'ultima eruzione di questo vulcano è datata a più di 100 mila anni fa, eppure il suo fascino rimane intatto. Tuttavia, va sottolineato che il sito è una cava attiva e l'ingresso è assolutamente vietato senza l'autorizzazione dei proprietari. In Sardegna, contiamo 38 vulcani dormienti, veri giganti silenziosi. Eppure, la loro presenza è quasi del tutto ignorata nel discorso pubblico e nel turismo. 

  Perché questa dimenticanza? Forse perché la nostra attenzione è troppo spesso rivolta altrove, verso mete più blasonate o verso problemi immediati. Ma non dobbiamo dimenticare che la storia geologica di un territorio è parte integrante della sua identità e del suo fascino. La valorizzazione di questi vulcani potrebbe aprire nuove strade per il turismo e la ricerca scientifica. Immaginate percorsi didattici, escursioni guidate, musei interattivi che raccontano la storia di queste antiche forze della natura. Potrebbe essere un volano per l'economia locale e una nuova attrazione per i visitatori, italiani e stranieri. Invece, assistiamo a un silenzio assordante. Le istituzioni locali e regionali dovrebbero prendere in mano questa situazione, promuovendo progetti di valorizzazione e conservazione. È un patrimonio che rischia di andare perduto, schiacciato dall'indifferenza e dalla mancanza di visione. 

  La Sardegna non è solo mare e spiagge. È anche terra di vulcani, di storie geologiche che affondano le radici in ere lontane. Riscopriamo questi giganti silenziosi, diamo loro il posto che meritano nella narrazione della nostra isola. Solo così potremo davvero comprendere la ricchezza e la complessità del nostro territorio.

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