Nel 2025, la Sardegna ha visto crescere il suo patrimonio gastronomico, passando da 269 a 274 prodotti, con l'aggiunta di due nuove specialità provenienti da Neoneli, un paese della provincia di Oristano che ha da tempo fatto della valorizzazione enogastronomica un suo punto di forza.
I prodotti sono la Cassola di pecora e l’Ortau di pecora di Neoneli, il Papassinu nieddu, un dolce di Orgosolo (NU), il Cohone cun foza o pane di patate di Gavoi (NU) e infine i Ravioli di patate di Ardauli (OR), insaporiti con nebidedda (origano selvatico).
La "Cassola di pecora di Neoneli" si presenta come uno stufato di carne ovina profondamente radicato nella tradizione culinaria del paese di Neoneli, situato nel cuore della Sardegna. Questo piatto non è semplicemente un alimento, ma un vero e proprio simbolo gastronomico della regione, intriso di storia e significati culturali . La sua persistenza nel tempo e la sua associazione con momenti significativi della vita comunitaria testimoniano un legame indissolubile con l'identità locale. Le fonti consultate sottolineano ripetutamente la natura tradizionale e tipica di questa preparazione, suggerendo una profonda integrazione nel patrimonio culinario e culturale di Neoneli. L'enfasi sull'essere un "piatto tipico" in diverse fonti indica un forte senso di appartenenza e una lunga storia all'interno della comunità. Inoltre, il riferimento alla sua preparazione in occasione di "grandi occasioni" e "feste religiose" eleva il suo status oltre il quotidiano, connotandolo come elemento centrale nelle celebrazioni e nei momenti di convivialità. Questo report si propone di esplorare in dettaglio la "Cassola di pecora di Neoneli", analizzandone la ricetta tradizionale, le origini storiche, il contesto geografico specifico, il suo ruolo nelle tradizioni locali, gli ingredienti e i metodi di cottura tipici, nonché le sue eventuali varianti regionali in Sardegna.
Le origini storiche della "Cassola di pecora di Neoneli" affondano le radici in un passato lontano, con testimonianze scritte che ne attestano la presenza già nel XIX secolo . Questa menzione in documenti ottocenteschi fornisce una prova tangibile della sua lunga tradizione all'interno della comunità di Neoneli, suggerendo una consuetudine culinaria tramandata di generazione in generazione. L'evoluzione della ricetta ha subito un cambiamento significativo nel XVIII secolo con l'introduzione del pomodoro . Prima di questa epoca, è plausibile che esistesse una forma primordiale del piatto, ma è solo con la diffusione del pomodoro che la "Cassola di pecora" ha assunto la fisionomia che conosciamo oggi. Questa trasformazione evidenzia come gli scambi di prodotti alimentari a livello globale abbiano influenzato e arricchito le tradizioni culinarie locali, portando all'adattamento di ricette preesistenti con nuovi ingredienti. Un ulteriore elemento di interesse storico è il termine "cassola" stesso, che deriva dall'utilizzo di una casseruola di coccio per la cottura del piatto . Questa etimologia suggerisce un metodo di cottura tradizionale precedente all'avvento delle moderne pentole metalliche, potenzialmente legato a pratiche culinarie più rustiche e antiche. L'uso della terracotta per la cottura lenta degli stufati è una tecnica diffusa in molte culture e potrebbe aver contribuito alla consistenza e al sapore caratteristici della "Cassola di pecora di Neoneli".
Ciò che emerge con chiarezza è l'impegno di Neoneli nella conservazione e promozione delle proprie tradizioni culinarie. Il riconoscimento ufficiale della "Cassola di pecora" come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) è una testimonianza concreta di questo sforzo. L'ottenimento di questo status, frutto di un lungo processo di ricerca e valorizzazione voluto dall'amministrazione locale e supportato da studi antropologici , evidenzia la volontà della comunità di salvaguardare e promuovere questo piatto come parte integrante della propria identità culturale ed economica. Inoltre, l'esistenza del festival "Wine, Fregula e Cassola" a Neoneli , un evento annuale dedicato alle eccellenze gastronomiche locali, tra cui spicca la "Cassola di pecora", rafforza ulteriormente il legame indissolubile tra il piatto e il suo territorio d'origine. Questa iniziativa non solo celebra le tradizioni culinarie, ma funge anche da attrattore turistico, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio culturale di Neoneli.
La ricetta tradizionale della "Cassola di pecora di Neoneli" si basa su un insieme di ingredienti semplici ma sapientemente combinati per creare un sapore ricco e autentico. Gli ingredienti fondamentali, menzionati costantemente nelle fonti consultate, sono la carne di pecora, il pomodoro, l'aglio, la cipolla, il basilico e il prezzemolo . La carne di pecora, ingrediente principale, conferisce al piatto il suo sapore caratteristico e robusto. Il pomodoro, introdotto nel XVIII secolo, rappresenta la base per il sugo che avvolge la carne, apportando dolcezza e acidità. Aglio e cipolla costituiscono il soffritto aromatico che funge da fondamento di sapore per l'intero stufato. Il basilico e il prezzemolo, aggiunti freschi o durante la cottura, donano note erbacee e fresche che bilanciano la ricchezza della carne. Sebbene questi ingredienti rappresentino il nucleo della ricetta tradizionale, alcune fonti suggeriscono la possibilità di ulteriori aggiunte, come l'alloro e le bacche di ginepro , in preparazioni di stufato di pecora in Sardegna. Tuttavia, per quanto riguarda specificamente la "Cassola di pecora di Neoneli", le descrizioni tendono a concentrarsi sugli ingredienti principali sopra elencati. È interessante notare l'assenza di alcuni ingredienti comuni in altre varianti di stufato di pecora sardo, come carote, sedano e patate . Questa omissione nella ricetta specifica di Neoneli suggerisce una possibile preferenza per un profilo di sapore più focalizzato sulla carne di pecora e sul sugo di pomodoro, con un ruolo più marginale per le verdure a radice.
La "Cassola di pecora di Neoneli" non è solo un elemento culinario, ma un simbolo di convivialità e tradizione, strettamente legato alle festività religiose e alle usanze locali, come l'offerta alle donne in gravidanza. Pur esistendo diverse varianti di stufato di pecora in Sardegna, la "Cassola di pecora di Neoneli" si distingue per la sua semplicità di ingredienti, il metodo di cottura tradizionale e il suo forte legame con l'identità culturale di Neoneli. Questo piatto rappresenta un prezioso esempio del patrimonio culinario sardo, la cui valorizzazione contribuisce alla salvaguardia delle tradizioni e alla promozione del territorio.