Extraterrestri alla Sartiglia: quando storia, mistero e spettacolo si intrecciano a Oristano

La Sartiglia 2025 non ha visto solo cavalieri e stelle infilzate al galoppo, ma anche una presenza insolita: gli extraterrestri. Non si tratta di una leggenda urbana né di una semplice trovata scenografica, bensì di un omaggio alla ricerca storica e ufologica di Raimondo Demuro, autore del libro Racconti di Nuragheologia, che esplora gli enigmi e le antiche narrazioni legate alla Sardegna. Le maschere presentate alle pariglie hanno reso tributo proprio a questo filone di studi, portando sotto i riflettori un passato che sfuma tra mito e realtà. Ma la notizia più sorprendente è che questo evento segna l’inizio di un progetto più ampio, che mira a trasformare le storie legate agli avvistamenti UFO e ai misteri sardi in un cortometraggio e una serie TV.

A dare la notizia in anteprima è Alfonso Canfora, che ha terminato, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, il trailer che ripercorre gli eventi del 1948 legati a Padre Madau, il coraggioso sacerdote che visse un’esperienza inspiegabile nel seminario di Oristano. Ma il trailer non si ferma a un unico episodio storico: immortalando un recente avvistamento sopra la Cattedrale di Oristano, catturato da Gianluca Concas, il progetto si propone di esplorare i tanti fenomeni inspiegati che da decenni circondano la Sardegna. "Abbiamo inquadrato diversi aspetti che saranno spiegati nella descrizione del real creato per questo progetto", afferma Canfora. "L’obiettivo è realizzare un corto e successivamente una serie TV che approfondisca i misteri dell’isola, coinvolgendo diversi registi per la realizzazione delle singole puntate".

L’idea non si ferma alla narrazione cinematografica. Per dare forma e presenza tangibile a questi racconti, Canfora ha realizzato due alieni a grandezza naturale, che chiunque visiti Oristano può incontrare e con cui può scattare una foto. L’interesse è stato immediato: Super TV si è già interessata alla storia, così come tanti curiosi che, attratti dalle figure aliene esposte gratuitamente, hanno letteralmente bloccato il traffico cittadino.

Ma il progetto più ambizioso è ancora in cantiere. Nell’ex zuccherificio di Oristano, di proprietà di Franco Mura, dove gli alieni vengono costruiti, nascerà una vera e propria riproduzione a grandezza naturale dell’oggetto volante recentemente immortalato nel cielo sardo. "Dopo il recente avvistamento inspiegato, su cui il CISU (Centro Italiano Studi Ufologici) mi ha contattato, abbiamo deciso di ricostruire l’oggetto avvistato e di posizionarlo nel piazzale dello zuccherificio", spiega Canfora. L’intento è rendere l’oggetto visitabile dall’interno, trasformandolo in un’attrazione per bambini, appassionati e scettici. Un modo per avvicinare la popolazione a questi temi, unendo storia, ufologia e cultura popolare in un unico progetto. Franco Mura, con un enorme sforzo di valorizzazione dell’ex polo produttivo, concederà gratuitamente la possibilità di visitare la navicella e gli alieni, trasformando il sito in una sorta di parco a tema per tutti i turisti che approdano in zona. L’idea ricalca l’esperienza dell’Area 51, dove i turisti si recano per scattarsi una foto davanti ai celebri cartelli di avvertimento: qui, invece, avranno qualcosa di tangibile da vedere e toccare.

Anche durante la Sartiglia, la fusione tra tradizione e mistero si è manifestata in modo spettacolare grazie alla presenza del camaleontico Davide Urgu e dei fratelli Alessandro e Stefano Manca, tre cavalieri che hanno dato ulteriore risalto all’iniziativa, mescolando spettacolo e suggestione.

Il progetto di Canfora ha anche un respiro cinematografico più ampio. Il trailer, che contiene un messaggio volto ad attirare l’attenzione dei registi sardi, rappresenta solo l’inizio di una narrazione che punta a diventare un fenomeno seriale. L’idea è che ogni episodio della serie TV venga diretto da un regista diverso, dando spazio a più visioni e interpretazioni del tema.

La Sartiglia è da sempre un evento in cui storia e spettacolo si fondono, ma l’edizione 2025 ha dimostrato come la manifestazione possa diventare anche un ponte tra il passato e il futuro, tra leggenda e realtà, tra equitazione e fantascienza. Se gli extraterrestri hanno corso simbolicamente tra le pariglie di questa edizione, è chiaro che la loro presenza è destinata a lasciare il segno. Il progetto di Alfonso Canfora e Raimondo Demuro, con il sostegno di diversi registi, potrebbe trasformare Oristano in un vero e proprio polo d’interesse per chi vuole esplorare i misteri della Sardegna.

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