Campo Boe, il Consiglio comunale approva all’unanimità la richiesta di rimodulazione: svolta politica dopo settimane di scontro


Alghero, 25 marzo 2025 – La battaglia sul progetto del campo boe nell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana conosce questa sera un punto di svolta decisivo: con 19 voti favorevoli su 19 presenti, il Consiglio Comunale di Alghero ha approvato una risoluzione urgente che impegna formalmente il CdA del Parco di Porto Conte a rivedere il progetto.

La risoluzione, proposta dal presidente della Commissione Ambiente Christian Mulas, è il frutto di una giornata intensa di lavori cominciata in mattinata nella V Commissione, proseguita con una riunione dei capigruppo per l’inversione dell’ordine del giorno, e culminata con il voto serale in aula.

Il testo della risoluzione prende le mosse dalla mozione del 17 marzo a firma di Michele Pais, che chiedeva la sospensione del progetto, ma si evolve in un documento più articolato, che punta a una rimodulazione tecnica e condivisa: “Pur perseguendo finalità ambientali condivisibili – si legge nel testo – il progetto presenta numerosi profili di criticità, evidenziati nel corso di un’analisi approfondita svolta anche in sede istituzionale”.

Il documento impegna Sindaco e Presidente del Consiglio a:

  • Trasmettere la richiesta al Parco di Porto Conte;
  • Avviare un confronto istituzionale permanente tra Comune, Parco e AMP;
  • Coinvolgere la Regione, il Ministero dell’Ambiente, Ispra e la Città Metropolitana di Sassari.

Contattato dalla nostra redazione, Christian Mulas ha dichiarato: “Sono contento di aver coinvolto maggioranza e opposizione per trovare una soluzione condivisa. Il progetto deve essere rivisto, condivisione non solo politica ma anche con i cittadini, le attività sociali ed economiche. Parliamo del territorio del Guerriero, il territorio di tutti. L’idea è di mantenere due boe esterne per le navi da crociera e rivedere il resto, perché così com’è oggi, creerebbe solo problemi”.

Il Sindaco Raimondo Cacciotto, durante il dibattito, ha ribadito il senso dell’iniziativa: “Abbiamo il dovere di porre in atto quanto è nelle nostre possibilità per giungere a un equilibrato soddisfacimento delle aspettative di tutela della posidonia e di quelle del settore nautico e degli operatori economici”.

Anche il vicesindaco Francesco Marinaro, che da settimane lavora su un’uscita condivisa dalla crisi, ha sottolineato: “L’auspicio è che attraverso un percorso condiviso da tutti gli attori si giunga a una sintesi in grado di soddisfare gli irrinunciabili obiettivi di salvaguardia ambientale e dello sviluppo economico del territorio”.

Dopo giorni di accuse incrociate, dichiarazioni contraddittorie, smentite, post sui social e tensioni istituzionali, il voto unanime di stasera rappresenta una svolta importante. È lo stesso Consiglio comunale che, come è emerso, aveva approvato anni fa – in parte inconsapevolmente – il progetto all’interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, che oggi chiede al Parco una nuova discussione pubblica e tecnica.

La battaglia non è finita: il progetto, finanziato con 1,7 milioni di euro del PNRR, è già in fase esecutiva e ha visto il via libera regionale e della Capitaneria. Ma ora, con una risoluzione votata da tutto il Consiglio, la politica si assume la responsabilità di correggere la rotta, nel tentativo di evitare che il progetto, pensato per la tutela, si trasformi in una ferita al rapporto tra istituzioni e cittadini.

Ora la palla passa al CdA del Parco di Porto Conte. E l’assemblea del Parco, coincidente con lo stesso Consiglio comunale, dovrà assumersi un’altra, forse ancora più difficile, responsabilità: riaprire formalmente la partita.

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