Assalto Armato a Portavalori sull'Aurelia: Bottino Milionario e Caccia ai Banditi

Un violento assalto a due furgoni portavalori della ditta Battistolli è avvenuto il 28 marzo 2025 nel tardo pomeriggio sulla Variante Aurelia in Toscana. Un commando armato di circa dieci banditi ha utilizzato esplosivi, mezzi incendiati e armi da fuoco per bloccare i furgoni che trasportavano oltre 3 milioni di euro destinati al pagamento delle pensioni nella provincia di Grosseto. Nonostante l'immediata risposta delle forze dell'ordine con posti di blocco in tutta la zona, i malviventi sono riusciti a fuggire con il bottino a bordo di potenti automobili. Le indagini sono attualmente in corso per identificare e catturare i responsabili di quello che appare come un colpo pianificato nei minimi dettagli. L'assalto è avvenuto intorno alle 18:20 del 28 marzo 2025 sulla corsia sud della Variante Aurelia, nel tratto compreso tra le uscite di San Vincenzo Nord e San Vincenzo Sud, subito dopo la galleria di San Carlo in provincia di Livorno. La banda ha sfruttato un rallentamento del traffico causato da lavori in corso sulla strada per tendere un'imboscata al convoglio. I malviventi hanno utilizzato una strategia ben collaudata: hanno posizionato di traverso camion e furgoni per bloccare la carreggiata, intrappolando efficacemente i due mezzi blindati della Battistolli che trasportavano i valori. Il convoglio era composto da un furgone contenente il denaro e da un secondo veicolo con la scorta di sicurezza. Una volta fermati i portavalori, i banditi, tutti vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna, sono scesi dai loro mezzi impugnando armi lunghe, identificate come fucili da guerra automatici. Hanno sparato alcuni colpi in aria per intimidire le guardie giurate, costringendole ad abbandonare i mezzi blindati. Trovandosi di fronte al cassone sigillato del furgone principale, hanno utilizzato dell'esplosivo piazzato sul tetto per farlo saltare e accedere così al denaro. La scena dell'assalto è stata descritta dai testimoni come apocalittica, con esplosioni, spari e veicoli in fiamme. L'utilizzo dell'esplosivo ha causato un incendio che ha coinvolto diversi mezzi, generando un'alta colonna di fumo nero visibile da chilometri di distanza, come documentato anche dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sui social media. I residenti dei palazzi vicini hanno riferito di aver sentito un grande boato e hanno descritto la scena come uno scenario di guerra. Numerosi curiosi hanno osservato e ripreso l'accaduto dal cavalcavia della strada che porta a San Carlo, diffondendo rapidamente sui social media video dell'assalto in corso. Il colpo è stato eseguito da un commando composto da circa 9-10 persone, definite dalle autorità come "professionisti" per la precisione e l'efficienza dimostrate nell'operazione. Tutti i membri della banda indossavano abiti neri e passamontagna per nascondere la propria identità. I rapinatori hanno agito con determinazione e coordinamento, comunicando tra loro per sincronizzare le proprie azioni. Secondo quanto riportato nei video dell'assalto, parlerebbero italiano con forte accento sardo, elemento che potrebbe risultare importante per le indagini. L'intera operazione si è svolta in meno di dieci minuti, dimostrando un'eccezionale preparazione e tempistica. I malviventi hanno saputo approfittare della conformazione del territorio, fuggendo verso sud lungo l'Aurelia in direzione Venturina e Grosseto, per poi probabilmente imboccare uno svincolo e dileguarsi su strade secondarie. Il bottino dell'assalto ammonta a oltre 3 milioni di euro in contanti. Si trattava di denaro destinato al pagamento delle pensioni nella provincia di Grosseto, che era partito da Cecina (Livorno) e stava per essere consegnato al deposito di Grosseto, da dove sarebbe stato successivamente distribuito ai vari uffici postali. L'assalto ha avuto un impatto significativo sulla viabilità locale. La Variante Aurelia è stata completamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni immediatamente dopo l'attacco, causando lunghe code e disagi alla circolazione. Le autorità hanno dovuto deviare il traffico su percorsi alternativi mentre i vigili del fuoco lavoravano per domare gli incendi dei mezzi coinvolti. Nonostante la violenza dell'assalto, con esplosioni e colpi di arma da fuoco, da quanto appreso da fonti sanitarie non risulterebbero persone ferite. Le guardie giurate sono state minacciate e costrette ad abbandonare i mezzi, ma non hanno riportato lesioni fisiche. Immediatamente dopo l'assalto è scattata una massiccia operazione di ricerca dei malviventi in tutta la regione. Le forze dell'ordine hanno istituito posti di blocco e controlli su tutte le strade della Toscana, con particolare attenzione alle province di Livorno, Grosseto e Pisa. Carabinieri, polizia stradale e agenti delle questure locali sono stati mobilitati in una serrata caccia ai banditi che potrebbe protrarsi per giorni. Le autorità hanno avvertito la popolazione che i fuggitivi sono armati di fucili e potrebbero essere pericolosi. Le indagini sono affidate al nucleo investigativo dei carabinieri di Piombino. Gli inquirenti stanno analizzando i numerosi video dell'assalto diffusi sui social media, che potrebbero fornire indizi preziosi per identificare i responsabili. I video mostrano i rapinatori mentre caricano i sacchi di denaro sulle auto e si coordinano durante la fuga, elementi che potrebbero risultare determinanti per ricostruire l'intera dinamica dell'assalto e individuare i colpevoli. L'assalto ai portavalori sulla Variante Aurelia rappresenta uno degli episodi criminali più violenti e complessi avvenuti recentemente in Toscana. La pianificazione meticolosa, l'uso di armi ed esplosivi, e l'ingente bottino sottratto evidenziano la pericolosità e la determinazione del commando responsabile. Le autorità stanno mettendo in campo tutti i mezzi a disposizione per catturare i fuggitivi, ma al momento i banditi sembrano essere riusciti a far perdere le proprie tracce. La collaborazione tra le diverse forze dell'ordine e l'analisi dei filmati disponibili potrebbero rivelarsi decisive per risolvere il caso. Questo episodio solleva interrogativi sulla sicurezza dei trasporti di valori e sulla necessità di implementare misure più efficaci per prevenire simili assalti in futuro, soprattutto considerando che il denaro sottratto era destinato al pagamento delle pensioni, con potenziali ripercussioni sui servizi ai cittadini.

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