Lavoratori extracomunitari impiegati in condizioni irregolari, sotto un finto appalto, senza tutele minime e con gravi omissioni in materia di sicurezza. È quanto emerso da una complessa ispezione condotta nei giorni scorsi in un cantiere per la realizzazione di un impianto fotovoltaico nel territorio di Tempio Pausania, nella provincia di Sassari.
L’attività ispettiva è stata portata avanti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Sassari, congiuntamente agli ispettori dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Sassari e ai militari della Compagnia di Tempio Pausania, nell’ambito di una più ampia campagna di controlli avviata negli ultimi mesi sui cantieri legati alle fonti di energia rinnovabile.
Nel sito controllato, dove erano presenti una trentina di operai asiatici, sono state riscontrate gravi irregolarità: secondo gli accertamenti condotti sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, i lavoratori venivano formalmente impiegati in regime di distacco transnazionale, ma nella realtà dei fatti operavano al di fuori delle modalità previste dalla normativa comunitaria e nazionale.
L’indagine ha portato alla segnalazione di tre imprenditori stranieri, rappresentanti legali di altrettante società estere operanti nel settore dell’installazione di impianti fotovoltaici. Sono ritenuti responsabili di interposizione illecita di manodopera mediante pseudo appalto, secondo quanto previsto dagli articoli 29, comma 1, e 18, comma 5-bis del D.Lgs. 276/2003. Il meccanismo individuato si basava su una catena di subappalti a cascata, finalizzata a eludere la disciplina sulla somministrazione di lavoro, senza garantire la tracciabilità dei lavoratori e privandoli delle tutele economiche e normative minime previste per il settore edile.
Ma le irregolarità non si sono fermate qui. Sono stati inoltre deferiti alla Procura un libero professionista e un quarto imprenditore, per violazioni al Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008), per non aver adottato le misure necessarie a tutela dell’integrità fisica dei lavoratori.
Nel complesso, sono state comminate ammende e sanzioni amministrative per circa 255.000 euro.
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, in stretta sinergia con gli Ispettorati del Lavoro e l’Arma territoriale, ribadisce il proprio impegno nella prevenzione e repressione delle violazioni in materia giuslavoristica, con particolare attenzione alla lotta allo sfruttamento della manodopera e alla tutela della sicurezza nei cantieri.
La Procura della Repubblica di Tempio Pausania, con una nota firmata dal Procuratore Gregorio Capasso, ha autorizzato la diffusione delle informazioni relative alla fase delle indagini preliminari, sottolineando che, allo stato attuale, gli indagati devono considerarsi non colpevoli fino a sentenza definitiva.
Un’inchiesta che getta luce su un sistema opaco che, dietro l’apparente legalità di un appalto, cela sfruttamento, insicurezza e aggiramento delle regole.