Viaggiare. I sardi. Presi per il collo. Oggi ancor più di ieri. E con loro chiunque si avventuri nelle rotte aeree e marittime della Sardegna. La mobilità è un diritto negato. Come ci mostrano con impudenza gli ultimi quotidiani disagi. Navi sporche. Con cabine puzzolenti e colme di insetti. Ogni servizio a bordo è un disservizio. Personale sgarbato. Peggio ancora con gli aerei. Ritardi intollerabili che diventano incubi. Voli cancellati. E passeggeri senza assistenza. Alla mercé di situazioni vergognose. Il tutto con tariffe che gridano vendetta. Non bisogna generalizzare. Non tutti i traghetti sono indecorosi. Non tutte le compagnie aeree sono inefficienti. Si conoscono benissimo quelle che non funzionano. Il problema è che agiscono impunite. Per ogni colpo inferto al buon viaggiare non c'è sanzione.
Tutto fila liscio nella normalità più bieca. Inconcepibile. Sui traghetti dovrebbero operare ispettori ministeriali. Per garantire l'igiene e la cura dei servizi ai passeggeri. Negli aeroporti dovrebbe essere attivo un servizio di emergenza nei casi di annullamento dei voli. Famiglie con bambini, anziani, persone debilitate, disabili sono lasciati allo sbando. Intollerabile. In una società civile e moderna. La stessa Regione Sardegna deve prendere posizione. I passeggeri vanno tutelati. Occorre predisporre uno staff di intervento nelle emergenze. I collegamenti marittimi ed aerei, nelle loro espressioni più negative, non possono continuare ad essere una fatalità a cui si deve sottostare con rassegnazione. Va restituita dignità ai passeggeri. Questa è un' altra scandalosa speculazione. Su cui si combatte poco e male. Buona domenica. Mario Guerrini.