L'osservatorio di Guerrini: Il G7 lavoro a Cagliari

Il G7 Lavoro. A Cagliari. Più che una autentica assise sulle problematiche della crisi internazionale del lavoro, è parso uno sfarzoso e costoso tour turistico. Con tanto di passerelle e veline per la stampa di regime. Mentre i protagonisti hanno soggiornato in hotel 5 Stelle e sfilato in cortei a bordo di auto di lusso. Scortate da polizia e carabinieri. Per raggiungere sedi dei lavori e prestigiosi locali di ristoro culinario. In una città ancor più stravolta dalle transenne di quanto non lo sia normalmente. Per via dei cantieri dell'era Truzzu. Il frutto di tanti sforzi è di tanto "lavoro" si è espresso alla fine in un dettato di intendimenti. Tradotto in un documento. Declamato dalla ministra sarda del lavoro, Calderone. Viene esaltata la Intelligenza Artificiale e condannati l'invasione russa in Ucraina e l'attacco di Hamas a Gaza. Con l'auspicio scontato e vano della fine delle guerre. Quanto è costata questa inebriante gazzosa del nulla? A cosa servirà il "documento di Cagliari"? Ovvero l'essenza dell'ovvio. Non resta che consolarsi con il fatto che, se non altro, ci sarà un buon ritorno di pubblicità per l'immagine della città e della Sardegna. È già qualcosa. Mario Guerrini.

Attualità

La crisi ci divora, ma il Natale resta un piatto da non perdere in Sardegna
  Che il Natale in Sardegna sia pieno di tradizioni culinarie è cosa nota, e se ci fosse solo da parlare di ravioli ripieni, arrosti saporiti e vini pregiati tutto andrebbe a meraviglia. Ma la verità è che non possiamo far finta di niente: siamo a un passo dal tracollo economico e la gente continua a illudersi che bastino due pranzi luculliani...

Guerra, cibo e speculazioni: chi ha vinto nella crisi alimentare globale
  La guerra in Ucraina non si è limitata a ridisegnare gli equilibri geopolitici e a stravolgere i mercati energetici: ha anche scosso profondamente il sistema alimentare globale, generando una crisi dai risvolti complessi e in molti casi tragici. Tuttavia, come in ogni crisi, c’è chi è riuscito a trarne vantaggio, guadagnando somme considerev...

Energia alle stelle: chi ha vinto davvero con la guerra in Ucraina
  Tra i grandi vincitori della guerra in Ucraina, il settore energetico occupa un posto di rilievo. Mentre le economie mondiali faticavano a gestire l’inflazione e il rincaro delle materie prime, i giganti dell’energia registravano profitti senza precedenti. Il conflitto ha trasformato la crisi energetica in un’opportunità d’oro, spingendo i p...

Chi ci guadagna davvero dalla guerra in Ucraina: le armi non bastano
  La guerra in Ucraina ha portato con sé effetti dirompenti sul mercato globale, ma l’impatto sull’industria bellica presenta una complessità che merita di essere sviscerata. Se il conflitto suggerisce un aumento automatico delle spese militari e, di conseguenza, dei profitti per i produttori di armi, i dati raccontano una realtà diversa. S...

Plinko, il fenomeno che ha catturato l'Italia
Quando la semplicità è vincente. Plinko è un gioco molto facile basato su una pallina che deve essere lanciata sperando che, dopo aver rimbalzato lungo una serie di pioli, finisca il suo percorso su una delle caselle più ricche. Tutto qui, eppure questo semplice quick game -  così si chiamano i giochi rapidi e immediati ne...

Il Vecchio Continente nell’occhio del ciclone: Scholz zittisce Musk, Macron svela il nervo coloniale, Zelensky cerca Trump e l’Europa affonda nelle sue contraddizioni
  In un solo giorno, l’Europa intera sembra riversare su di sé il peso integrale delle sue contraddizioni, come se la storia contemporanea si fosse condensata in un istante capace di rivelare l’ingranaggio aspro di un continente smarrito. Mentre Olaf Scholz, cancelliere tedesco, interviene con misura sapiente per arginare le velleità di un mil...

La terza guerra mondiale, Taiwan e la posta in gioco per Stati Uniti e Cina
  Speriamo tutti di non vederla mai, la terza guerra mondiale. Eppure è sempre complesso stabilire dove un conflitto di portata globale possa scoppiare, ammesso che ne scoppino ancora e ammesso persino che le prime due guerre che abbiamo definito “mondiali” siano state davvero tali, almeno secondo la nostra lettura storiografica occidentale. D...

Il mito dei semiconduttori e la verità nascosta: non è l’elettronica a scatenare la possibile guerra, ma la geografia e il prestigio imperiale
  Oggi si ripete ossessivamente che Taiwan sia importante perché produce il 60% dei semiconduttori mondiali. È il racconto dominante, insegnato nei corsi di economia e geopolitica, ribadito dai media, accompagnato dal fascino che l’inglese e l’industria hi-tech esercitano sulle menti contemporanee. Secondo questa visione, non sarebbe la posizi...

Concessioni territoriali e diplomazia: l'Ucraina verso una pace amara
  Le dichiarazioni di Volodymyr Zelensky sulla guerra tra Russia e Ucraina segnano un cambio di tono: «Non abbiamo le forze per riprenderci Donbass e Crimea. Dobbiamo sperare nella diplomazia». Parole che somigliano a una resa, ammettendo ciò che molti governi occidentali, a partire da quello di Joe Biden, sospettavano da tempo. Tuttavia, l’im...