CAGLIARI – La Procura della Repubblica presso il Tribunale civile di Cagliari ha depositato oggi, giovedì 24 aprile, una memoria con cui chiede l’annullamento della decadenza di Alessandra Todde dalla carica di presidente della Regione Sardegna. Il parere è stato firmato dal procuratore aggiunto Guido Pani e dalla sostituta procuratrice Diana Lecca, e rappresenta un passaggio centrale nel procedimento civile in corso.
La memoria – che non ha valore vincolante, ma costituisce un atto ufficiale depositato agli atti del giudizio – si oppone alla decisione del Collegio Regionale di Garanzia Elettorale, che a gennaio aveva disposto la decadenza e una sanzione amministrativa da 40.000 euro nei confronti della presidente. Secondo i magistrati della Procura, non sussistono i presupposti per applicare la sanzione più grave, ossia la perdita della carica.
Nel documento, la Procura suggerisce anche una rimodulazione dell’importo della sanzione pecuniaria, lasciando comunque al Tribunale la decisione finale sul suo eventuale mantenimento e sull’entità.
Il procedimento giudiziario, tuttora in corso, è stato avviato a seguito di presunte irregolarità nella fase della candidatura alle elezioni regionali del 2024: in particolare, la mancata nomina del mandatario elettorale e l’assenza di un conto corrente dedicato alle spese di campagna.
Il prossimo passaggio è fissato per il 22 maggio, data dell’udienza decisiva davanti al giudice civile, che dovrà valutare le posizioni delle parti, compresa quella espressa oggi dalla Procura, e pronunciarsi sul ricorso presentato dai legali della presidente.
Non si tratta di un procedimento penale, né vi sono avvisi di garanzia nei confronti di Todde: l’intera questione riguarda esclusivamente l’ambito elettorale e amministrativo, e si svolge in sede civile.
Il parere depositato oggi, pur non essendo una sentenza, assume un peso significativo nel quadro complessivo della vicenda, che ha assunto rilevanza anche politica negli ultimi mesi. La decisione finale, tuttavia, spetta al Tribunale.