Salvezza rimandata per il Cagliari. La Fiorentina passa alla “Unipol Domus”

?La Fiorentina torna da Cagliari con tre punti e una certezza: in avanti c'è vita oltre Moise Kean. Il forfait “last minute”dell'attaccante (che ha lasciato il ritiro per problemi personali nel primo pomeriggio) aveva scompigliato i piani tattici di Palladino, che invece ha trovato nell'intesa tra Beltran e Gudmundsson una delle chiavi della vittoria. Al Cagliari non basta un grande inizio di gara: l'infortunio di Yerry Mina ha tolto certezze ai sardi, sorpresi dalla giocata di Beltran ad inizio ripresa. Salvezza rimandata dunque per Nicola, che contro il Verona dovrà fare a meno anche dello squalificato Piccoli, mentre i viola restano a -1 dal settimo posto della Roma e a -3 dalla Lazio: la corsa per l'Europa prosegue. Il Maestrale sferza la “Unipol Domus” e gonfia le vele del Cagliari, protagonista di un inizio di partita arrembante. I rossoblù pressano subito alto e colgono di sorpresa una Fiorentina ancora appesantita dalle fatiche di Conference. Sette minuti e Piccoli rompe il ghiaccio: l'attaccante del Cagliari si avventa su una respinta di De Gea in piena area, si sposta il pallone sul sinistro e insacca a porta praticamente sguarnita. Ci si aspetta la reazione dei viola, e invece è ancora la squadra di Nicola a sfiorare il gol, con Zortea che centra il palo con un rasoterra dal limite. È l'episodio che scuote la Fiorentina: i viola prima pareggiano il conto dei legni con Mandragora, poi hanno una doppia occasione con Gudmundsson (parata di Caprile) e Dodo (respinta di Prati). Il pareggio è nell'aria e infatti arriva al 36': Mandragora al limite dell'area apre il compasso per Gosens che sceglie l'esterno sinistro per piazzare il colpo da biliardo dell'1-1. Pochi minuti dopo Yerry Mina è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema muscolare: al suo posto dentro Palomino. Nel recupero il Var toglie un calcio di rigore al Cagliari dopo un contatto in fascia tra Luvumbo e Pongracic: richiamato al monitor, Marinelli torna sui propri passi tra i fischi della “Unipol Domus”. Anche la ripresa si apre con un gol, ma questa volta a festeggiare è la Fiorentina. Gudmundsson lavora un bel pallone al limite dell'area e scarica su Dodo: pennellata del brasiliano su cui si avvita Beltran, che sovrasta Zortea e infila nell'angolino basso. Poi la Fiorentina prova a gestire: Mandragora fa correre il pallone in mezzo al campo e Palladino inserisce Parisi e Richardson per dare freschezza alla manovra. Nicola risponde con un triplo cambio al 67' che modifica l'assetto tattico del Cagliari, affiancando Coman a Piccoli in attacco. L'occasione migliore capita sui piedi di Marin: il rumeno al 75' spara da fuori incrociando però i guantoni di De Gea. I sardi tornano a spingere nel finale, con Palladino che corre ai ripari blindando la linea con Comuzzo e Folorunsho. Sono le mosse che spezzano la costruzione dei sardi, mentre Gudmunsson prova invano a tenere alta la squadra, sprecando un paio di ripartenze interessanti. Nel finale c'è spazio anche per Zaniolo, beccato dal pubblico per l'esultanza sopra le righe del girone di andata, quando ancora giocava per l'Atalanta e che gli era costata i rimproveri dello stesso Gasperini. È sua l'ultima occasione del match, ma Caprile disinnesca il suo mancino ed evita al Cagliari un passivo che, per quanto visto, sarebbe stato eccessivo. Finisce dopo 7 minuti di recupero (più uno 'extra' concesso dal direttore di gara per perdita di tempo e conseguente giallo allo stesso Zaniolo) la sfida dell' “Unipol Domus”.

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