La Regina è tornata in Sardegna. Nulla a che vedere con l’ultima visita dei reali inglesi nella
capitale. La regina dell’atletica, la signora dei 42.195km, a distanza di sette anni è tornata a
disputarsi sulle strade dell’isola. L’ultima volta, il 18 marzo 2018, fu in occasione dell’ottava
maratona di Cagliari. Poi stop di sette anni interrotto quest’anno con il battesimo della NuMaS,
acronimo di Nuraghes Marathon Sardinia o Maratona dei Nuraghi nella terra degli oltre settemila
nuraghi (censiti). Un’attesa che fin dall’apertura delle iscrizioni ha fatto bene sperare. In 333 si sono
presentati alla partenza a fronte però dei 414 iscritti iniziali. L’idea di riportare in Sardegna la 42km
è nata all’interno del circolo culturale ricreativo Sardegna di Como dove alcuni emigrati
appassionati di podismo, e con loro atleti e tecnici sardi, hanno ben pensato ad un progetto a lungo
raggio che potesse legare sport, cultura a valorizzazione del territorio. Il tutto ha dato vita alla
neonata associazione sportiva NuMaS, con sede a Sassari, nel cui logo societario è raffigurata una
pintadera che ha avuto poi spazio nel rilievo della medaglia consegnata all’arrivo dentro la torre di
Mariano II in piazza Roma ad Oristano. La Nuraghes Marathon Sardinia è parte del progetto
NuMaS, nato per promuovere il turismo sportivo destagionalizzato e valorizzare le bellezze
naturali, preistoria e storia, archeologia, cultura e tradizioni. Tale progetto della durata triennale nel
2026 approderà nel complesso nuragico di Barumini e della Marmilla mentre nel 2027 si sposterà
nella valle dei Nuraghi del Meilogu. Oristano è stato il quartier generale della prima edizione che ha
coinvolto il territorio della penisola del Sinis. I maratoneti hanno attraversato Oristano, la sua
borgata marina e sono arrivati fino alla rotonda di San Salvatore di Sinis, lungo la sp 6, poi hanno
fatto marcia indietro verso la città con traguardo nuovamente in piazza Roma ai piedi della
suggestiva torre di Mariano II. Sono stati registrati a fine gara problemi legati al chilometraggio
finale dovuti al mal posizionamento di alcuni segnalatori ai giri di boa lungo il rientro da Torre
Grande sommati alla poco chiara segnalazioni da parte del personale preposto al presidio degli
stessi. Alcuni atleti hanno,infatti, sbagliato strada e questo ha inciso pesantemente sul loro tempo. È
stato anche segnalato qualche disagio legato alla gestione del traffico veicolare. Va ricordato però
che il percorso ha subito una variazione rispetto a quello originale a pochi giorni dalla gara.
L’Alghero Marathon ha schierato quattordici alfieri, alcuni dei quali all’esordio assoluto con i
42km. Tra loro Giuseppe Corda che ha debuttato in maratona ottenendo l’undicesimo posto
assoluto, il podio più altro tra gli SM45 e il tempo di 2h54’13. Sono ufficialmente maratoneti anche
Luca Taras, Cristian Martinez, Sara Delrio, Francesca Melis, Gianfranco Nuvoli, Antonio Patta e
Walter Trova. Raccolgono il premio di lunghi ed intensi mesi di preparazione ed allenamento partiti
in coincidenza al termine della mezza maratona di Alghero dello scorso 6 ottobre. Tabelle e carichi
di lavoro portati avanti con scrupolo, precisione ed abnegazione. Quarantunesimo assoluto è
Domenico Panfili alla sua quinta maratona in carriera: sesto SM40 (3h12’23). Veterani di maratona
nelle file dell’Alghero Marathon sono Luigi Pisanu (3h34’11, 24° SM50), Angelo Tiloca alla sua
sesta 42km (3h38’40) e Rossella Soriga (3h36’11) salita sul secondo podio tra le SF60. In gara
anche Fabrizio Meloni e Alessandro Demontis.
Vincenzo Salis ha tagliato il traguardo in piazza Roma dopo 2h39’20. Alle sue spalle Evans
Kipkorir (2h40’29), atleta originario del Kenya, e Mario Fadda (2h42’29) della Sulcis Atletica
Carbonia. Quarto posto per Federico Ortu (2h44’38) del Cus Cagliari, quinto Cristian Lai (2h45’18)
della Nuova Atletica Sestu. Tra le donne il successo è andato alla keniota Maria Gorette Subano
(2h46’23), tesserata con i Caivano Runners. Staccate le inseguitrici. Completano il podio Valentina
Raponi (3h17’16) della Tiburtina Running Roma e Maria Elena Malune (3h25’40) della Cagliari
Atletica Leggera.
Contestualmente si è disputata la maratona a staffetta con 116 partecipanti suddivisi in 29 squadre
con quattro frazionisti ciascuna. Sul gradino più alto del podio Mario Lagana, Giuseppino Cossu,
Marco Mattu e Tiziano Melia, che hanno chiuso la gara in 2h44’44 con un secondo di vantaggio su
Roberto Congiu, Francesco Priamo, Alessandro Angius e Fabrizio Zara (2h44’45”). Al terzo posto
la staffetta di Angelo Cadelano, Marco Passerò, Angelo Canu e Marco Casu (2h47’10). In 124
persone hanno preso parte alla camminata ludico didattica di 5km