Porto Torres, 13 aprile 2025. In una domenica che profumava di sport e di primavera, il campo comunale di Porto Torres ha ospitato una delle tappe nazionali dell’ENI Rugby Tour, manifestazione promossa dalla FIR con il sostegno di ENI per valorizzare la pratica del rugby a livello giovanile. E tra i protagonisti più entusiasti della giornata, c’erano anche i ragazzi e le ragazze del settore propaganda dell’Amatori Rugby Alghero, accompagnati da uno staff sempre presente, pronto a sostenere, educare, crescere.
Ad accogliere le numerose società arrivate da tutto il nord e sud Sardegna, l’Amatori Rugby Torres, oggi sotto la guida della nuova dirigenza presieduta da Alessandro Pitzoi, che ha saputo coordinare la manifestazione con spirito di iniziativa, attenzione e grande cura per ogni dettaglio. Un’organizzazione impeccabile, ma soprattutto un’ospitalità che ha messo al centro il gioco, l’inclusione, il divertimento e il senso di appartenenza.
La particolarità dell’evento è stata la scelta, coerente con i valori più autentici del rugby, di mescolare i bambini delle diverse società, creando squadre miste che hanno saputo giocare insieme, imparando gli uni dagli altri, nel pieno rispetto dell’avversario e con l’inconfondibile spirito di fratellanza che fa di questo sport qualcosa di più di un semplice gioco.
L’Amatori Rugby Alghero c’era, con la sua identità, la sua passione, la sua disponibilità. E ha partecipato non solo sul campo, ma anche fuori, collaborando al meglio alla riuscita di quello che – come nel rugby accade spesso – si è trasformato in un evento corale: il terzo tempo, costruito con l’aiuto congiunto delle famiglie del Sassari Rugby e dell’Amatori, che hanno unito le forze per garantire ai giovani rugbisti un finale all’altezza delle emozioni vissute durante la mattina.
Un grazie sentito va alla Federazione Italiana Rugby e a ENI, che continuano a investire nei valori fondanti di questo sport e nei suoi protagonisti del domani.
L’Amatori Rugby Alghero c’è. E continua ad essere casa aperta per chiunque voglia avvicinarsi a uno sport vero, fatto di contatto e di rispetto, di regole e solidarietà, di fatica e sorrisi. Perché in fondo il rugby è tutto questo. E anche di più.