?Cercare di preservare un patrimonio inestimabile. Quello rappresentato dalla militanza nella massima serie. Da qui alla fine del torneo questa è la priorità assoluta. Sei partite e sei punti posson bastare. O forse no. L’errore più grave sarebbe quello di contare sulle disgrazie altrui. Verosimilmente in chiusura di stagione si verificano risultati a sorpresa, con le ultime della classe che compiono improvvisi balzi in avanti. L’atteggiamento diventa condimento essenziale della competizione. Storicamente le squadre di basso profilo riescono quasi per incanto a trasformarsi e, complice quella determinazione dettata dalla voglia di non retrocedere, hanno la forza di sopperire al “gap” tecnico nei confronti di formazioni più blasonate. Attualmente il Cagliari si è assestato in una posizione di classifica che ha un retrogusto di privilegio. Anche se all’Empoli, al terz’ultimo posto, si è aggiunto il Venezia. La formazione di Di Francesco sta travasando sul campo il carattere del proprio allenatore, un ex rossoblù, il quale non si arrende mai, neppure di fronte all’evidenza. Due squadre dunque a distanza di sei punti. Con il Venezia che dovrà giocare alla “Unipol Domus” probabilmente in una delle ultime chiamate utili per provare ad agganciare il treno della salvezza. Per questa ragione è meglio che il Cagliari punti solo ed esclusivamente sulle proprie forze. Archiviata la sconfitta in casa-Inter che ci può stare considerato il dislivello a favore dei nerazzurri di Simone Inzaghi, arriva la Fiorentina che non ha perso tutte le speranze di centrare un traguardo europeo, sia Europa League oppure Conference League. Le formazioni che la precedono in graduatoria sono ad un tiro di schioppo e dunque la compagine viola si giocherà la partita al massimo della concentrazione. Fare calcoli in un momento come questo per il Cagliari diventerebbe una sorta di gioco al massacro, per cui meglio che Davide Nicola si concentri per affrontare le gare una per volta. L’arco temporale deve essere limitato e fare affidamento su questa o quella squadra, motivata o no, non porterebbe a nulla di concreto. Meglio affrontare quello che il calendario propone. Tra l’altro anche l’ultima trasferta del torneo, in quel di Napoli, potrebbe essere affrontata con il risultato già acquisito da parte dei partenopei che sono attualmente in lotta per lo scudetto, ma che hanno un handicap importante nei confronti dell’Inter. Per cui nulla è scontato e, come del resto tutti gli anni, i verdetti verranno fuori a fine corsa. Con Davide Nicola che magari, considerata la situazione, ha qualche speranza in più di salvarsi in anticipo.