Alla "Domus" si è visto un Cagliari deludente che ottiene la 2ª sconfitta di fila e perde meritatamente per 2-1 contro la Fiorentina, che continua a sperare in un posto nelle coppe europee. I sardi rimangono a quota 30 punti e, adesso, la zona calda è distante solo 5 pt anche in virtù del successo del Parma (ora a 31) per 1-0 contro la Juventus di Tudor. La contesa si sarebbe dovuta disputare nel Lunedì di Pasquetta, ma è stata posticipata in data di ieri (23/04) a causa della morte di Papa Francesco: prima del calcio d'inizio, le squadre con la terna arbitrale (guidata da Marinelli di Tivoli) hanno osservato un minuto di raccoglimento in sua memoria.
Capitolo formazioni: Nicola deve rinunciare a Deiola per squalifica e all'indisponibile Jankto per un attacco febbrile (mai impiegato quest'anno). I rossoblù si schierano con un 3-4-2-1: torna Prati titolare con Adopo a centrocampo, sugli esterni i soliti Zortea e Augello mentre, sulla trequarti, Viola e Luvumbo supportano l'unica punta Piccoli. Palladino invece disegna i viola con un 3-5-2: in attacco c'è il tandem Beltrán-Gudmundsson perché Kean ha dato forfait per motivi familiari.
Nel 1T, a mio avviso, si è visto un Cagliari aggressivo e pimpante solo nei primi 15', con alcuni affondi sulle fasce. Al 7' è proprio il Cagliari che trova il vantaggio: Luvumbo crossa in area con l'esterno, De Gea respinge con un'uscita bassa e Piccoli, a porta vuota, segna il 9° gol in stagione. Tre minuti dopo Zortea si libera di Fagioli, entra in area ma il suo tiro si stampa sul palo. Da quel momento i rossoblù concedono campo ai gigliati che sfiorano il pari proprio al 15': da uno schema su punizione, il tiro di Mandragora sbatte sul palo alla sinistra di Caprile.
Al 20' Luperto è provvidenziale nel mettere in corner un cross rasoterra di Cataldi ma, al 27', i viola attaccano ancora: Gudmundsson, defilato sulla sinistra, entra in area e col destro calcia. Caprile compie un'ottima parata e poi, sulla ribattuta, Prati mura il tiro al volo di Dodô. Al 36' i toscani trovano l'1-1: Mandragora pesca in area Gosens che, con l'esterno sinistro, beffa Caprile all'angolino. Mina, al 39', si accascia a terra per un fastidio ai flessori della coscia destra, costringendo Nicola a un cambio forzato: al 41' entra Palomino. Due minuti dopo Marinelli concede il rigore al Cagliari per un presunto contatto tra Pongracic e Luvumbo, ma poi lo revoca dopo aver rivisto l'accaduto su chiamata del VAR. Si va al riposo sul risultato di 1-1.
Nella ripresa, il Cagliari si spegne e la Fiorentina trova la rete del sorpasso al 48': Gudmundsson serve Dodô sulla destra, che crossa morbido per Beltrán, il quale stacca di testa e segna il 2-1, avendo la meglio su un disattento Zortea. Nonostante alcune sostituzioni effettuate dal tecnico rossoblù (come la solita staffetta con Viola che lascia il campo al 58' per Gaetano), il Cagliari ci prova soltanto con alcuni lanci lunghi e cross inutili, senza mai dare la sensazione di poter recuperare lo svantaggio.
L'unico tiro in porta dei sardi arriva soltanto al 75', con Marin (dal 67' per Adopo) che calcia dalla distanza ma trova la risposta di De Gea, che gli dice di no con un grande riflesso. Inesistente, ad esempio, anche il rumeno Coman, entrato al posto di Zortea.
Si gioca fino al 98', ma è la Fiorentina ad andare vicina al terzo gol: al 90'+4' Augello viene pressato da Dodô e serve Zaniolo (dall'86' per Beltrán), ma il suo sinistro viene deviato in angolo da Caprile. Non succede più nulla e Marinelli decreta il fischio finale.
Ora la situazione in classifica preoccupa e lunedì 28/04 (alle 20.45) i rossoblù saranno impegnati in trasferta contro il Verona di Zanetti e dovranno fare a meno di Mina (forse) e dello squalificato Piccoli per somma di ammonizioni. Qui ci vuole una svolta e per restare in A i sardi devono cambiare registro. La domanda è questa: chi sostituirà l'attaccante bergamasco nella prossima gara? Bisogna ricordare alla società che è stato fatto un grave errore a gennaio a non aver preso una riserva del centravanti classe 2001.