Un lunedì da dimenticare. Il Cagliari rivede i fantasmi del passato. A Marassi finisce 3-0 per il Genoa. È un passo indietro difficile da digerire. I rossoblù corrono poco e male e soffrono la qualità e l’organizzazione della squadra guidata da Gilardino. A parziale giustificazione le troppe assenze importanti che hanno lasciato poche possibilità e condizionato le scelte di Claudio Ranieri. Fuori Viola, Mina, Dossena, Nandez con la febbre e poi in campo, Makoumbou in panchina, e Lapadula ancora convalescente. Male la difesa, con giocate e posizionamenti approssimativi e spesso in ritardo rispetto alla brillantezza degli avversari. Il Genoa ha meritato di vincere e il divario è stato netto ed evidente su tutto il fronte. Zero totale e un Cagliari che nessuno si aspettava.
Serata no anche per Oristanio, colpito più volte con entrate decise e sofferente per gran parte del primo tempo e Gaetano poco incisivo e imbrigliato nelle maglie difensive dei liguri. Pochi tiri e quasi mai in porta. Ora testa allo scontro decisivo contro il Lecce. Domenica alla Domus Arena, alle 12.30, arrivano i pugliesi che guidano la particolare classifica della zona bassa a quota 36. E per dimenticare la figuraccia di stasera servirà il miglior Cagliari e recuperare gli infortunati a pieno organico. L’impresa è possibile e gli uomini di Ranieri sono padroni del loro destino. Una vittoria subito per scacciare via ombre e cattivi pensieri. Ci sarà da soffrire fino all’ultima giornata. E di questo aspetto tutti ne sono consapevoli. Quello visto oggi è stato un Cagliari troppo brutto per essere vero. Vietato sbagliare. La salvezza è dietro l’angolo.