Antonio Marras: Tra sportello e canottaggio, una vita dedicata allo sportello dell'ufficio postale

  Oristano, 22 agosto 2024 – Antonio Giuseppe Cesare Marras, per tutti semplicemente Antonio, non è solo un dipendente di Poste Italiane. Da quarant'anni, il suo nome è legato non solo all'ufficio postale di Donigala Fenughedu, dove ogni giorno accoglie i clienti con professionalità e dedizione, ma anche al Circolo Nautico Oristano, dove ha forgiato campioni con la stessa passione e disciplina che dedica al suo lavoro. Classe 1961, Antonio vanta una carriera lunga e variegata nelle Poste, cominciata nel 1984 dopo aver superato un concorso pubblico. 

  "Ho lavorato in tanti piccoli paesi come operatore e monoperatore," ricorda Antonio, ripercorrendo i suoi primi anni nel mondo del lavoro. Oggi, è una figura stabile e riconosciuta presso la sede di Donigala, un punto di riferimento per molti, soprattutto per gli anziani e le persone più fragili. Per lui, il ruolo allo sportello non è solo un lavoro, ma un vero e proprio servizio alla comunità, un’occasione per ascoltare e comprendere le esigenze dei cittadini. Ma la storia di Antonio non si ferma agli sportelli postali. Da oltre 40 anni, infatti, è un membro attivo del Circolo Nautico Oristano e dal 1982 si dedica con passione all’attività di allenatore. Ed è proprio qui che la sua vita ha incrociato quella di Stefano Oppo, oggi medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi 2024. 

  "Ho allenato Stefano dal 2003 al 2010," racconta Antonio, con l’orgoglio di chi ha visto crescere un talento e lo ha accompagnato nei primi, difficili passi verso il successo. All'inizio, Oppo non sembrava destinato a brillare. "Era molto timido e un po' scoordinato," ammette Antonio. Ma con il tempo, il giovane atleta ha cominciato a migliorare, fino a diventare il miglior canottiere sardo della sua categoria, e da lì il salto verso il collegio remiero di Piediluco, dove è iniziata la sua scalata verso le vette del canottaggio internazionale. Quarant'anni in Poste Italiane e quarant'anni di canottaggio: due mondi apparentemente distanti, ma che per Antonio condividono un elemento fondamentale, il ruolo sociale. "In entrambi i contesti," spiega, "credo che il mio sia un ruolo sociale: allo sportello, nel rapporto con i clienti, cercando di capire quali sono le loro esigenze; sul campo di allenamento e di gara, con i ragazzi, insegnando loro l’umiltà e l’applicazione." 

  Il lavoro in Poste Italiane ha offerto ad Antonio quella solidità economica che gli ha permesso di dedicarsi con passione anche al canottaggio, mentre il Circolo Nautico gli ha dato la soddisfazione di vedere i propri atleti crescere e raggiungere traguardi prestigiosi. La sua storia è quella di un uomo che ha saputo coniugare lavoro e passione, trovando in entrambi un modo per contribuire al benessere della comunità. Quando Stefano Oppo ha vinto la medaglia di bronzo a Tokyo, Antonio ha festeggiato con lui in Sardegna. Ma il traguardo raggiunto a Parigi 2024, con la conquista dell’argento, ha rappresentato un momento ancora più emozionante. "Ero sul campo di gara e all'arrivo sono esploso di gioia!" racconta, con la voce ancora carica di emozione. "Non c’è stato spazio per tante parole, dopo la gara – ammette infine Antonio - ambedue eravamo troppo emozionati per parlare!" Antonio Marras non è solo un impiegato postale o un allenatore; è un uomo che ha saputo trasformare la sua vita in un esempio di dedizione e passione, dimostrando che, con impegno e cuore, si possono raggiungere risultati straordinari, sia dietro uno sportello che su un campo di gara.

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