Alghero e l'ombra del percolato: un problema che non può più essere ignorato

  C'è una città, la nostra, che porta su di sé il peso di una bellezza storica e paesaggistica unica, ma che oggi deve fare i conti con una realtà ben meno gloriosa: quella dell’igiene urbana, un servizio che dovrebbe essere il baluardo della civiltà e che invece, ad Alghero, sembra essere diventato un simbolo di degrado e disattenzione. La quinta commissione consiliare, presieduta da Christian Mulas, si è riunita presso l’Ecocentro di Ungias Galantè per mettere a fuoco le criticità del servizio di igiene urbana.

  Una riunione che ha sollevato il velo su una serie di problemi che, francamente, non dovrebbero esistere in una città che ambisce a essere un esempio di buona gestione e di rispetto per l’ambiente. "Tra le diverse criticità del servizio, è stata segnalata l’occupazione del parcheggio pubblico davanti all’azienda, il piazzale interno perennemente impregnato di percolato dovuto alle perdite delle centraline ormai non più a norma, scarse condizioni igieniche nei locali dell’azienda, mancanza di manutenzione dei mezzi di lavoro sporchi e maleodoranti," riporta il presidente Mulas. Non stiamo parlando di piccoli disagi, ma di veri e propri campanelli d’allarme che dovrebbero scuotere non solo la commissione consiliare, ma l’intera comunità algherese. Particolarmente preoccupante è la questione del percolato, una sostanza che rappresenta una minaccia concreta per l’ambiente e, quindi, per la salute dei cittadini. 

  Il Professor Emanuele Farris, docente di botanica presso l’Università di Sassari, ha spiegato ai commissari gli effetti devastanti che questa forma di degradazione dei rifiuti può avere sul nostro ecosistema. Eppure, sembra che l’azienda incaricata della gestione dell’igiene urbana, la Ciclat, si sia limitata a fornire rassicurazioni di facciata, promettendo interventi tecnici sui mezzi per "limitare al massimo la perdita del liquido nel corso delle operazioni di ritiro dell’umido." Ma le promesse non bastano, e questo lo sa bene il Presidente Mulas, che ha evidenziato un altro punto dolente: "Purtroppo – segnala – abbiamo registrato l’assenza delle organizzazioni sindacali." In un contesto dove la salute pubblica e la qualità della vita dei cittadini sono in gioco, l’assenza di una voce critica e vigile come quella sindacale non può che destare sospetti e preoccupazione. 

  Tuttavia, Mulas cerca di guardare oltre, sottolineando l'importanza di "intavolare un confronto costruttivo con l’azienda al fine di dare il nostro contributo affinché si possa arrivare ad una soluzione dei problemi evidenziati." La realtà è che non possiamo più permetterci di ignorare queste criticità. Ogni giorno di ritardo nell’affrontare questi problemi rappresenta un rischio per l’ambiente e per la salute di tutti noi. La bellezza di Alghero non può e non deve essere oscurata da problemi che, con la giusta determinazione e competenza, possono essere risolti. È ora che chi di dovere, a tutti i livelli, prenda sul serio la questione dell’igiene urbana. Non si tratta solo di pulire le strade o di migliorare il decoro urbano, ma di garantire un futuro sostenibile a una città che merita di essere un modello, non un caso di studio per ciò che non deve essere. La gestione dei rifiuti e la lotta all’inquinamento sono battaglie che non possiamo permetterci di perdere, perché in gioco c’è la dignità stessa della nostra città e il benessere dei suoi abitanti. Alghero, con la sua storia e la sua cultura, merita un servizio di igiene urbana all’altezza della sua reputazione. È tempo che parole e promesse si trasformino in fatti concreti, per il bene di tutti noi.

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