Trovo insopportabile l'atteggiamento di chi denigra la Sardegna al solo scopo di ottenere visibilità. Certi esponenti, in particolare, sembrano abili nel manipolare e diffondere notizie false, con intenti di propaganda politica. Le loro azioni hanno suscitato diverse denunce da parte di esponenti politici, magistrati e forze dell'ordine, che li considerano irrispettosi verso le istituzioni.
Il caso del piccolo paese di Ovodda è un esempio di come cerchino visibilità attraverso redazioni locali di scarso rilievo, disposte a tutto pur di aumentare l'audience. Ricordo che, in occasione del loro arrivo a Cagliari, erano presenti solo poche persone, e la loro raccolta fondi ha ricevuto pochissimi euro, a dimostrazione del loro limitato seguito.
I sardi, noti per il loro amore verso gli animali, non hanno mai manifestato comportamenti violenti nei loro confronti. Certi esponenti, insieme ai loro pochi seguaci, stanno giocando sporco, ma devono essere consapevoli che i sardi, sia quelli residenti che quelli emigrati, non li sosterranno. I veri sardi non sono come Caino.
Ricordo che certi esponenti non si sono fatti problemi nel postare la foto di un ragazzino di 16 anni per fargli fare la gogna mediatica, mettendolo in pericolo di vita. Sono stati condannati per aver commesso diversi reati. Ci sta amare gli animali, ma non si può discriminare un'intera isola. Mi chiedo, da non sardo, come sia possibile che qualche sardo gli dia voce.
Quindi, queste redazioni, prima di andare contro alle tradizioni e cultura sarda, ci pensino cento volte. Il sardo non è fesso da manovrare come qualcuno nel resto d'Italia può pensare. I sardi di Ovodda sono persone per bene, se il sindaco si schiera con i suoi cittadini è perché è nel giusto.
In certi contesti, mi sono battuto e lo faccio tuttora contro le scorie nucleari, contro i disservizi, contro chi umilia e maltratta le persone con disabilità. Quindi, certi esponenti non possono dare lezioni di vita a noi veri attivisti, senza scopo di lucro. Prima di attaccare un'intera isola, compresa Cagliari, capoluogo, ci avrebbero dovuto pensare prima. Mi spiace, ma non sono dalla loro parte. Li avrei anche affiancati, se non avessero avuto un comportamento così irrispettoso per due pelli di pecora.
Mi batto contro le guerre, contro il degrado cittadino. Non potrei mai affiancare uno che semina odio e istigazione alla violenza, violenza che si sta scatenando sui social, con persone continentali che minacciano i sardi e sardi che minacciano, sentendosi attaccati ingiustamente. Io non conoscevo certi esponenti, ho preso informazioni: sono piccoli che cercano di scavalcare chi ha sempre fatto attivismo.