Con l'inizio della stagione venatoria, ad Alghero l’allerta per i cinghiali ha raggiunto livelli critici. Gli avvistamenti ormai non si limitano più alle campagne: è proprio all'ingresso della città che, come racconta una cittadina in un gruppo locale, “ieri sera verso le ore 21:45 mi ha attraversato un cinghiale dopo la rotonda all'ingresso di Alghero. Dunque, avviso di stare davvero molto attenti anche in città!”. Questo episodio non è isolato, e la comunità algherese si trova di fronte a un fenomeno che sembra ripetersi e crescere in gravità di anno in anno.
La preoccupazione si diffonde. Arrivano diverse segnalazioni e sembra che ormai i cinghiali siano tra di noi e vivono con noi in città. Ne sono stati fatti frequenti avvistamenti in aree come il quartiere Caragol e del Carmine ma anche in zona viale della Resistenza. Da quando siamo passati con la raccolta dei rifiuti porta a porta, questo fenomeno si è amplificato a tal punto di vederli girare indisturbati in città dicono alcuni suggerendo che la nuova gestione dei rifiuti possa aver reso l’ambiente urbano ancora più appetibile per questi animali, in cerca di cibo e rifugio.
La situazione richiede più di una semplice reazione stagionale. Il fenomeno non sembra, infatti, risolversi con l’apertura della caccia: ogni anno, la pressione venatoria spinge i cinghiali a cercare riparo in prossimità delle aree abitate, ma l’abbandono progressivo delle campagne e la mancanza di predatori naturali stanno creando un ecosistema fuori equilibrio, in cui i cinghiali si moltiplicano senza controllo. I numeri aumentano e con loro anche anche i rischi per i residenti e per chi percorre le strade nei pressi di Alghero.
Serve, dunque, un piano strategico che vada oltre la caccia e che includa misure di contenimento e controllo, come recinzioni protettive e una gestione integrata della fauna selvatica, per evitare che ogni anno, con l'avvio della stagione venatoria, Alghero e le sue zone limitrofe debbano affrontare nuovamente un problema ormai cronico. Le segnalazioni degli abitanti non fanno che confermare la necessità di un intervento concreto e duraturo, che non lasci il territorio isolano alle prese con un’emergenza prevedibile ma non ancora affrontata in modo risolutivo.