Nella tarda serata di lunedì, un drammatico incidente ferroviario ha scosso la Sardegna. Nel tratto di linea tra Aidomaggiore e Abbasanta, una donna è stata travolta e uccisa da un treno in transito, insieme al suo cane. La dinamica dell’incidente resta ancora avvolta nel mistero, e la Polizia Ferroviaria ha avviato un’indagine per cercare di chiarire le circostanze di questa tragica fatalità.
Secondo le prime ricostruzioni, il macchinista del treno, partito da Golfo Aranci e diretto a Cagliari, si è accorto di aver urtato qualcosa lungo i binari poco prima delle 22.
Immediatamente, ha fermato il convoglio e lanciato l'allarme. I soccorsi sono arrivati rapidamente sul posto e hanno tentato di salvare la donna, ma ogni sforzo si è rivelato inutile. La vittima era già senza vita.
Si ipotizza che la donna possa essere stata tratta in inganno dal buio, attraversando i binari senza rendersi conto del pericolo imminente. La zona, infatti, si trova in aperta campagna, priva di illuminazione adeguata e lontana dai centri abitati, condizioni che potrebbero aver contribuito alla tragedia. Il treno è rimasto fermo sul luogo dell'incidente fino a mezzanotte, quando le autorità hanno completato i primi rilievi.
La comunità locale è sotto shock per questo tragico episodio, che riaccende i riflettori sulla sicurezza delle aree ferroviarie e sull'importanza di una corretta segnaletica in zone isolate. Non è ancora chiaro perché la donna si trovasse nei pressi dei binari a quell’ora, e gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi per fare luce sull’accaduto.
La perdita di una vita umana e del suo amato animale rende questa vicenda ancor più straziante. È un triste promemoria dell’importanza della sicurezza lungo le linee ferroviarie, specialmente in tratti isolati dove i rischi sono amplificati dalla scarsa visibilità e dalla difficoltà di intervento immediato.