Giovedì 28 novembre a Seui si chiude il ciclo di lavori del Piano locale di contrasto alla siccità, un progetto pilota che ha coinvolto i Comuni di Seui, Seulo, Esterzili, Ussassai, Gairo e Sadali. Un’iniziativa che punta a creare un modello di adattamento ai cambiamenti climatici, affrontando una delle sfide più urgenti per questi territori: la gestione e la conservazione delle risorse idriche.
La giornata inizierà con un’attività educativa rivolta ai bambini e alle bambine della scuola primaria dei cinque Comuni, che parteciperanno a una visita guidata alla sorgente di Gersadili e all'acquedotto comunale. "Il cambiamento climatico è una realtà drammatica di cui tutti dobbiamo prendere atto", ha spiegato Fabio Moi, sindaco di Seui e promotore dell'iniziativa. "Partire dalla sensibilizzazione verso i bambini è fondamentale. Progetti come questo, che per noi è stato pilota, dovranno a breve entrare nella routine amministrativa.
Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti attraverso questo lavoro".
Nel pomeriggio, a partire dalle 17, il Centro Polivalente di via Torino a Seui ospiterà un incontro aperto alle comunità locali, durante il quale verranno presentati i risultati del progetto. Gli amministratori locali, il team di esperti e l'assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, illustreranno le azioni intraprese e le prospettive future.
Il progetto pilota, parte integrante della Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici, è stato cofinanziato dalla Regione Sardegna e dai sei Comuni partecipanti. Attraverso una serie di laboratori nei singoli paesi, un team di esperti ha lavorato fianco a fianco con i cittadini per identificare le criticità prodotte dalla siccità sulla vita quotidiana e sulle attività produttive. Questo dialogo ha portato alla definizione di un insieme di interventi concreti mirati a contenere e ridurre gli effetti della scarsità d'acqua.
Vania Erby, coordinatrice del progetto, ha sottolineato l’importanza di questo approccio partecipativo: "Abbiamo individuato un sistema coordinato di azioni di adattamento a livello locale e sovralocale che potranno ridurre il rischio di siccità a livelli accettabili per la popolazione e le attività economiche e produttive del territorio".
Il progetto si distingue per aver tradotto le problematiche locali in una strategia organica, capace di integrare misure a breve e lungo termine. Tra le azioni più significative si annoverano la valorizzazione delle risorse idriche locali, la promozione di sistemi di irrigazione più efficienti, e una gestione più razionale dell’acqua nelle comunità coinvolte.
L’incontro conclusivo rappresenterà un momento di riflessione e confronto, ma soprattutto un’opportunità per delineare il futuro. Questo progetto pilota non è solo un punto di arrivo, ma una base per costruire politiche permanenti e replicabili, che possano essere estese ad altre aree della Sardegna e non solo.
Con il cambiamento climatico che continua a porre sfide sempre più complesse, esperienze come questa dimostrano che una risposta coordinata e radicata nel territorio è possibile. Il lavoro della Barbagia di Seulo potrebbe diventare un modello virtuoso per altre regioni, un esempio di come la collaborazione tra istituzioni, esperti e cittadini possa fare la differenza.