In una tranquilla giornata d’inverno, a Lanusei, si è consumato un atto che rappresenta l’abisso del degrado morale. Due uomini, giovani ma già corrotti dalla loro stessa cupidigia, hanno scelto come bersaglio una donna di 90 anni. Non un caso: la loro preda era stata selezionata con cura, perché fragile, perché sola, perché apparentemente incapace di difendersi.
Si sono presentati alla sua porta mascherati da salvatori, portando con sé la menzogna come strumento e l’arroganza come metodo.
La scusa? Riparare una cucina a gas, che avrebbero dichiarato insicura, pericolosa, prossima al disastro. Parole che, invece di rassicurare, creavano un clima di panico, un’atmosfera soffocante che li ha aiutati a piegare la volontà della loro vittima.
Chiedono 650 euro, una cifra che per molti rappresenta un sacrificio, ma per loro era solo l’inizio. Quando la donna, intuendo il raggiro, annuncia l’intenzione di chiamare il nipote e i Carabinieri, loro rispondono con pressioni, parole subdole, un’insistenza calcolata.
Alla fine, la vittima cede 350 euro: la giustizia, in quel momento, appare lontana, impotente.
Ma la giustizia, quando risponde, non si limita a ristabilire l’ordine: lo fa con precisione, con rapidità, con fermezza. È stato un vicino di casa, osservando la scena, a denunciare la fuga dei malfattori al 112. Da quel momento, l’azione dei Carabinieri di Lanusei è stata inarrestabile. Le indagini, condotte con metodo e attenzione, hanno permesso di identificare i due truffatori: un 24enne e un 30enne della provincia di Catania, già esperti nell’arte di rubare ciò che non è loro.
L’abominio non è solo nel gesto vile, ma nel simbolo che porta con sé: un attacco alla dignità, al rispetto, al senso di comunità. Questi uomini non hanno rubato denaro; hanno violato il cuore stesso della fiducia.
Ma da questo episodio emerge anche una lezione: la società non è inerme. Il coraggio di chi denuncia, la competenza di chi indaga e la forza della legge sono la risposta necessaria per riaffermare che, in questo mondo, la giustizia non sarà mai completamente sconfitta.