Una scena che ferisce l’anima: un fenicottero adulto, ferito e denutrito, abbandonato al suo destino nelle acque dello stagno di Cabras. Questo simbolo di grazia e resilienza della natura ha trovato una mano tesa, un’ancora di salvezza, negli agenti del Corpo Forestale di Oristano.
Invitati dalla Sala operativa dell'Ispettorato, gli agenti, con l’aiuto dei pescatori del Consorzio Pontis, hanno individuato l’animale vicino al Canale scolmatore. "Un essere vivente lasciato in balia delle sue ferite non può essere ignorato," sembra gridare questa operazione, che restituisce dignità a chi non ha voce.
L’uccello, un esemplare di Phoenicopterus roseus, protetto dalla Convenzione di Washington e dalle leggi nazionali e regionali, è stato recuperato e trasportato nella Clinica veterinaria Duemari.
Qui, ha ricevuto le prime cure e un’adeguata alimentazione. Il simbolo della laguna sarda, debilitato e ferito, ha trovato una seconda possibilità.
La visione di quel fenicottero è un monito, un richiamo a non voltare lo sguardo di fronte alle ferite della natura. Ogni creatura salvata rappresenta una vittoria contro l’indifferenza. Non è solo un uccello; è un messaggio: la lotta per proteggere il fragile equilibrio del nostro pianeta non si ferma.
Non si tratta di semplici regole, non è solo il rispetto della Convenzione di Washington. È il principio stesso che unisce l’uomo alla terra che calpesta. Questo fenicottero tornerà a volare sopra le acque dello stagno di Cabras, testimone silenzioso di un mondo che, nonostante tutto, può ancora scegliere di prendersi cura delle sue meraviglie.
Che nessuno dimentichi: ogni atto di salvezza è una battaglia vinta nella guerra contro l’indifferenza.