L'inarrestabile ascesa delle tariffe delle assicurazioni auto in Sardegna è un'aggressione manifesta contro l'automobilista medio. A dicembre 2024, assicurare un veicolo a quattro ruote richiedeva, in media, la sbalorditiva cifra di 556,49 euro, un incremento del 7,9% rispetto a sei mesi prima. Questa inflazione esacerbata segna un attacco diretto al portafoglio dei sardi, una prova inconfutabile dell'avidità delle compagnie assicurative.
Sono oltre 20.000 gli automobilisti sardi che, per via di un sinistro con colpa denunciato nel 2024, vedranno la loro classe di merito precipitare quest'anno, con un conseguente aumento esorbitante del costo dell'Rc auto.
L'Osservatorio di Facile.it ha rivelato che in Sardegna il 2,29% dei guidatori è stato colpito da questi rincari, la seconda percentuale più alta d'Italia. La provincia di Cagliari si distingue con un tasso del 2,85%, segnando un primato nazionale in termini di sinistri con colpa denunciati, portando con sé l'inevitabile e pesante aumento dei costi assicurativi.
Sud Sardegna e Nuoro seguono con percentuali di 2,32% e 2,24% rispettivamente, mentre Oristano e Sassari chiudono la classifica con cifre relativamente più basse, ma comunque inaccettabili, del 1,68% e 1,62%.
Questo sistema di punizione collettiva colpisce in modo particolare le donne, con un tasso di rincari del 2,37% contro il 2,26% degli uomini. Fra le professioni, i pensionati sono stati i più colpiti, denunciando sinistri con colpa al 3,03%, seguiti dai disoccupati al 2,76% e dagli artigiani al 2,70%.
Questo è un simbolo della degenerazione di un sistema che non protegge, ma piuttosto sfrutta il cittadino. Le compagnie assicurative, con la complicità di un governo che non interviene, stanno imponendo una dittatura finanziaria, dove ogni incidente diventa un pretesto per incrementare in modo arbitrario i premi. È tempo di risvegliare la coscienza collettiva contro questo regime di oppressione economica, dove l'automobilista sardo è ridotto a una mera fonte di profitto.
La Sardegna deve alzarsi, deve combattere per il suo diritto alla libertà dai rincari ingiustificati, per una giustizia che non sia dettata dal peso del portafoglio, ma dalla reale necessità di protezione e sicurezza stradale.