Il collezionismo: una passione che profuma di passato

  Esiste qualcosa di profondamente umano nel raccogliere, nel proteggere piccoli frammenti del mondo e riunirli in un insieme che ha senso solo per chi li custodisce. Il collezionismo abbraccia oltre tremila anni di storia e, come tutte le passioni che hanno accompagnato l’uomo, si evolve e si trasforma, ma non smette mai di affascinare. Dal latino “colligere,” che significa “raccogliere,” il collezionismo è sempre stato un rifugio per l'anima, una sorta di museo personale in cui il collezionista trova ordine, bellezza e talvolta anche una certa malinconia. C’è chi colleziona biglietti d’autobus, chi dipinti, monete o gioielli, e poi ci sono le raccolte più insolite, come quella di Casey Larrain, che ha accumulato oltre 1.700 tipi diversi di coriandoli, ogni piccolo frammento di carta come un tassello di festa ormai lontana. Il valore di una collezione spesso va oltre il denaro. 

  La prima uscita di Dylan Dog, il celebre fumetto italiano, può superare i 200 euro in condizioni ottimali, ma per un vero appassionato il valore è nel viaggio, nella ricerca, nel tempo trascorso a inseguire un pezzo mancante che, una volta trovato, completa una parte di sé. Bettina Dorfmann, collezionista tedesca, ha dedicato più di 25 anni alla raccolta di bambole Barbie, un esercito di oltre 18.000 esemplari, ognuno con una storia, un vestito, una posa che racconta il passare delle mode e dei decenni. Già nel Cinquecento, i collezionisti trovavano rifugio nelle “Camere delle Meraviglie,” luoghi incantati in cui custodivano pietre preziose, piante esotiche, oggetti rari provenienti da terre lontane. Era un modo per portare il mondo nella propria stanza, per viaggiare senza muoversi, per sognare osservando una conchiglia, un minerale, una foglia sconosciuta. Oggi, forse, le camere delle meraviglie si sono trasformate in scaffali, bacheche, spazi digitali, ma l’essenza è la stessa: conservare ciò che fugge, trattenere un pezzo di realtà che, altrimenti, rischierebbe di sfuggire tra le dita. Il collezionismo è una passione che guarda al passato, un atto di memoria e di amore verso ciò che è stato e che non vogliamo dimenticare. In un mondo sempre più veloce e digitale, i collezionisti sembrano ricordarci che, a volte, ciò che conta è proprio quel profumo di passato, quel fascino di un tempo in cui le cose si accumulavano non per il loro valore commerciale, ma per quello intimo, per quella bellezza silenziosa che solo chi le raccoglie riesce a vedere davvero.

Curiosità

Andrea Doria: il miracolo italiano che riposa negli abissi
  L’Andrea Doria, chiamata così in onore del grande ammiraglio genovese, rappresentava l’orgoglio e l’ingegno dell’Italia del dopoguerra. Varata nel 1951, questa meraviglia del mare, lunga 210 metri e capace di raggiungere i 26 nodi, era un simbolo di eleganza e tecnologia avanzata. Con interni decorati da artisti italiani, sculture e arredi p...

San Saturnino e la sua storia
  Il nome deriva da Santu Sadurru o Santu Saturninu. E’ festeggiato a Cagliari il 30 ottobre e a Isili il 27 agosto. Secondo Pasquale Tola (1837-1838) Saturnino nacque a Cagliari da genitori cristiani, era figlio unico, educato nel culto del vero Dio, e nonostante fosse giovanissimo si dimostrò nemico degli idoli e delle superstiziose pratich...

La festa dei morti in Italia. Dolci e prodotti tipici del 2 novembre
  Si narra che, durante la notte tra il 1 e il 2 novembre, i defunti tornino a far visita ai parenti, portando con loro dei doni. E si sa, gli ospiti in Italia vengono sempre accolti con del buon cibo. È per questo che in molte regioni si usava un tempo lasciare qualche boccone con un bicchiere d'acqua in cucina per i parenti in visita dall’al...

Simone lo Zelota e Giuda Taddeo: testimoni della fede e custodi della parola
  Di Simone, detto lo Zelota, e Giuda, conosciuto come Taddeo, la storia ci offre pochi dettagli. Le informazioni su questi due apostoli sono frammentarie, ma piene di significato. Simone è chiamato "il Cananeo" o "lo Zelota", un appellativo che suggerisce il suo fervore per la legge e la tradizione di Israele. Probabilmente faceva parte del g...

Cos’è il consolo, l’abitudine di portare cibo ai parenti dei defunti
È uno di quei rituali che esiste solo al Sud Italia, con prodotti e abitudini diverse a seconda della località ma lo stesso nobile intento: far sentire la propria vicinanza a chi ha perso una persona cara, offrendo supporto morale e pratico. Serve tempo per elaborare un lutto, tantissimo tempo, e specialmente all’inizio si ha bisogno di avere seren...

La sessualità della donna sarda e il potere della vagina nei secoli
  Se c'è un argomento che ha plasmato la storia, la società e la cultura sarda, è senza dubbio quello del ruolo della donna. Da secoli la donna sarda non è stata solo una figura di sfondo, ma un autentico pilastro, spesso sottovalutato, del tessuto sociale isolano. E, diciamolo senza troppi giri di parole, molto di questo potere ha avuto come ...

Dietro le quinte del potere: Giulio Andreotti, il ritorno che nessuno può fermare
  Non era una sorpresa, ma forse un po’ di stupore rimane sempre quando Giulio Andreotti torna a governare. E non era la prima volta, anzi: ormai Andreotti era già una figura quasi mitologica, un’ombra che si muoveva tra le pieghe della politica italiana, capace di riemergere sempre nei momenti più complicati. Il suo settimo mandato da Preside...

No Look: Gli dei del calcio senza infortuni
  Ci sono calciatori che hanno scritto pagine immortali nella storia del calcio, regalando autentiche magie sui campi di gioco. Le loro gesta rimarranno per sempre impresse nella memoria collettiva, ma c'è un pensiero che ci attanaglia: cosa avrebbero potuto fare senza infortuni? Prendiamo Roberto Baggio, l’unico calciatore italiano che, ne...