È ostico storicamente il terreno del Franchi per il Cagliari. Ed infatti anche stavolta i rossoblù escono sconfitti dalla Fiorentina con un gol di Danilo Cataldi (1-0). Viola che hanno sofferto come non mai nella partita forse più difficile da quando è iniziato il ciclo di vittorie. Che diventano otto di fila, come successe solo nel torneo 1959/60. Un gol dopo 24’, ma tanta tantissima sofferenza contro un Cagliari che non solo si è difeso benissimo, ma non ha mai smesso di crederci e con Luvumbo nella ripresa è diventato un pericolo costante. Ai sardi è mancata solo la precisione, ma avrebbero meritato il pareggio. E così la Viola continua il suo volo, portandosi a 31 punti, ma con una partita da recuperare, quella con l’Inter sospesa per il dramma di Edoardo Bove, salutato a gran voce dalla curva nel festoso finale. Palladino sorprende lasciando fuori Moise Kean. “Troppi impegni”, ha detto il tecnico. Al posto del centravanti pone c’è Kouamè. Mentre sempre sul fronte offensivo c’è Ikoné a destra, come preventivato, Colpani si accomoda in panchina. Per il resto tutto come previsto. Nicola, invece, gioca con 5 difensori perché aggiunge Obert. Anche se lo schieramento resta a quattro, con Zappa e Obert ai lati e Mina e Luperto centrali. Serve più attenzione sugli esterni avversari. In mezzo il ballottaggio lo vince Marin che agisce insieme a Makoumbou, mentre Augello fa l’ala sinistra, Zortea quella destra e Viola (Gaetano ancora in panca) supporta Piccoli. In tribuna c’è Giovanni Bove, il papà di Edoardo. Nessuna dedica o striscione in tribuna. Edo è davanti alla tv al Careggi. La Fiorentina parte subito all’attacco, con Riccardo Sottil, ex mai rimpianto a Cagliari, che ci prova al 6’: Sherri non trattiene alla perfezione e il pallone va in angolo. All’8’ il diagonale di Dodò attraversa l’area ma finisce fuori. La Fiorentina pressa altissima per cercare l’errore in uscita dei sardi. Il Cagliari prova a reagire con Viola che però è fermato da Piccinini per una gomitata a Dodò mentre se ne va… All’11’ è Makoumbou, bravo a tamponare dappertutto, che può calciare centralmente, ma la deviazione della difesa manda in corner. La partita si incanala su un unico binario:Fiorentina che cerca senza tanta concretezza il gol, Cagliari che si difende bene. Sottil attacca a sinistra ma non la spunta mai. Ma la spunta la Viola al 24’ su un tiro sporcato di Adli, Beltran in scivolata serve Cataldi che scarica il piattone chirurgico sul quale Sherri non arriva. La dedica del centrocampista romano è per Bove: indica il 4 e urla “te l’avevo detto”. Terzo gol per Cataldi dopo la doppietta di Lecce. Reazione dei bianchi sardi debole se non con un tiro cross di Zortea che attraversa tutto lo specchio. Mentre il Cagliari rischia quando Beltran sfugge a Mina, ma l’ex viola colombiano rimedia in angolo. L’ultimo segnale è il giallo (esagerato come quello di Comuzzo) beccato da Yerry Mina che ferma Sottil lanciato a sinistra. Nicola riparte con Gaetano al posto di Viola. Il Cagliari si fa più pericoloso cercando di sfruttare tutte le palle inattive, “dirette” da Marin. Ma Luperto abbatte solo difensori viola… All’11’ i cambi svolta: Palladino torna alla formazione tipo del campionato: dentro Colpani e Kean, fuori Ikoné e Koaumè per i quali il tecnico chiede l’applauso alla tribuna. Nicola inserisce Luvumbo per Obert senza che l’assetto cambi. Deve solo cambiare il ritmo per provare a pareggiare. Zito qualche problemino a Dodò lo crea subito. Il Cagliari insiste e Palladino opta per il secondo blocco di sostituzioni. Ecco Gudmundsson ma per Sottil non per Beltran. E’ il segnale del cambio di modulo che diventa un 4-4-2 con Gud accanto a Kean e Beltran quarto a sinistra. Richardson prende il posto di Adli che con una sbracciata a Luperto ha rischiato qualcosa e invece Piccinini ha dato fallo, ma non ha estratto il giallo. Il Cagliari ci prova in tutti i modi ma senza inquadrare la porta. I colpi di testa di Gaetano e Adopo sono fuori misura, ma Luvumbo è imprendibile. Palladino ricorre anche a Parisi mentre Nicola butta dentro pure Pavoletti col Cagliari che gioca col 4-2-4. Ma Comuzzo e Ranieri con l’aiuto di tutti difendono il fortino e la spuntano.