Coop sociale truffava sui servizi, arrestati i vertici a Cagliari - Marito e moglie ai domiciliari, sequestrati beni per milioni

 Una truffa ben congegnata, messa in atto sfruttando le vulnerabilità degli appalti pubblici per i servizi sociali: è l'accusa che ha portato oggi agli arresti domiciliari Alessandro Cara e sua moglie Maria Grazia Meloni, rispettivamente presidente e vicepresidente della cooperativa sociale Laurus di Cagliari.

La coppia, secondo le indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale e dalla Guardia di Finanza, avrebbe orchestrato false dichiarazioni, turbative d’asta e sofisticate truffe ai danni dello Stato per ottenere illecitamente fondi pubblici. Gli investigatori stimano un profitto indebito che sfiora i 10 milioni di euro, ottenuto partecipando a gare truccate bandite da enti locali del Sud Sardegna per servizi socio-assistenziali e assistenza domiciliare.

Le accuse contestate sono pesanti: falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, turbativa d'asta, truffa aggravata ai danni dello Stato e autoriciclaggio. Altre due persone risultano indagate nell'ambito dell’inchiesta.

Già il 26 febbraio scorso gli investigatori avevano sequestrato beni per un valore complessivo di 1,8 milioni di euro. Tra questi, spiccano 24 orologi di lusso, compreso un Audemars Piguet dal valore superiore ai 50 mila euro, contanti per oltre 150 mila euro, 23 borse griffate e ulteriori oggetti di pregio.

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