ARBUS – Un cantiere in riva al mare, a due passi dalla spiaggia di Pistis, nel territorio comunale di Arbus, è al centro dell’attenzione per la sua posizione in un’area sottoposta a specifiche tutele ambientali e paesaggistiche. I lavori, attualmente in corso sul lungomare, prevedono la “riqualificazione di un fabbricato collabente da destinarsi a uso ricettivo attraverso ristrutturazione con adeguamento funzionale”, come si legge nel cartello di inizio lavori.
L’intervento, sulla carta, sembrerebbe non comportare nuovo consumo di suolo, trattandosi di una riconversione di un rudere preesistente. Tuttavia, la sua collocazione all’interno della fascia di rispetto dei 300 metri dalla battigia marina e in prossimità di ambienti dunali impone vincoli stringenti, stabiliti dal decreto legislativo n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), dalla legge regionale n. 45/1989 e dal Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R. – 1° stralcio costiero).
A rafforzare il quadro normativo interviene anche la recente sentenza della Corte costituzionale n. 151 del 26 luglio 2024, che ha annullato l’articolo 130 della legge regionale Sardegna n. 9 del 2023, nella parte in cui consentiva la demolizione e ricostruzione dei fabbricati nella fascia dei 300 metri anche senza rispettare conformazione, ubicazione e caratteristiche originarie. Una disposizione analoga era già stata dichiarata illegittima con la sentenza n. 24/2022 della stessa Corte.
Alla luce di alcune segnalazioni ricevute da cittadini, il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato in data 17 aprile 2025 una formale istanza di accesso civico e informazione ambientale per verificare la regolarità dell’intervento. L’associazione ha indirizzato la richiesta al Ministero della Cultura, alla Regione Sardegna, alla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, al Comune di Arbus e ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, informando anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
Il GrIG auspica che le verifiche vengano svolte con rapidità e chiarezza, per accertare la piena conformità dei lavori in corso rispetto ai vincoli ambientali e paesaggistici vigenti.