Il 12 novembre 2024, in apertura dei lavori del Consiglio regionale della Sardegna per l’esame del disegno di legge regionale a iniziativa della Giunta n. 45 del 2024 “Misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile, e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi“, il Presidente del Consiglio Piero Comandini ha dato notizia dell’avvenuta ricezione da parte delle società energetiche Sardegna Green Energy s.r.l. e RWE Renewables Italia s.r.l. di rispettive diffide perché l’Assemblea legislativa sarda sospenda esame e approvazione del provvedimento normativo.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), al di là di ogni orientamento politico sul tema specifico, esprime la sua piena solidarietà al Consiglio regionale sardo oggetto di una assurda e folle pressione che fa ben comprendere il becero livello degli speculatori dell’energia, quelli che vogliono l’assenza di regole per fare i propri comodi sul territorio e l’esistenza della collettività, quelli che vogliono i poteri pubblici asserviti alle loro logiche speculative.
Ricorda che l’art. 338 cod. pen. (Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti) sanziona “chi commette il fatto per ottenere, ostacolare o impedire il rilascio o l’adozione di un qualsiasi provvedimento, anche legislativo, ovvero a causa dell’avvenuto rilascio o adozione dello stesso” e invita i vertici del Consiglio regionale a segnalare con urgenza quanto accaduto alla competente Autorità giudiziaria.
L’approvazione del disegno di legge regionale in argomento, con il testo più stringente per la salvaguardia dell’Isola, costituirebbe un primo grande passo per una concreta transizione ecologica.
Il GrIG, come sempre, continua la sua campagna in favore dell’utilizzo razionale delle fonti di energia rinnovabile nel totale rispetto dei valori naturalistici, ambientali, paesaggistici, storico-culturali, identitari dei territori interessati e contro ogni speculazione energetica, che costituirebbe solo un danno all’ambiente e alle casse pubbliche.