La pandemia ha scatenato un’esplosione di disturbi alimentari come anoressia e bulimia, devastando la salute mentale della popolazione, soprattutto dei giovani. È palese l'urgenza di affrontare questi mali con fermezza e tempestività.
Come giovane di 22 anni, sento profondamente le sofferenze dei miei coetanei e so quanto sia vitale un approccio deciso e mirato.
Fratelli d’Italia, a livello nazionale, ha già dimostrato un impegno solido con l'attuazione del DPCM LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), stanziando risorse per gestire e trattare i disturbi alimentari. Ora è tempo di tradurre questo impegno anche a livello locale.
Propongo la creazione di un ambulatorio multidisciplinare in collaborazione con l'ASL locale e i servizi sociali.
Questo centro sarà una roccaforte di competenze, con psicologi, psichiatri, nutrizionisti e altri esperti che lavoreranno insieme per offrire un trattamento completo e personalizzato.
La mia visione non si limita al trattamento: punta anche alla prevenzione e alla diagnosi precoce. È cruciale sensibilizzare l'amministrazione locale sull'importanza di fornire un supporto costante a chi soffre di questi disturbi e garantire un accesso equo ai servizi di assistenza.
Con impegno e una strategia integrata, possiamo trasformare radicalmente la qualità della vita nella nostra comunità, offrendo un sostegno reale a chi ne ha bisogno. Il benessere mentale non è un lusso, ma una necessità che non possiamo più permetterci di ignorare.