Il Cagliari c’è. Il Genoa è tornato. Questi sono i verdetti, anche se la strada verso la salvezza resta ancora in salita per tutti. Da qualunque parte si legga questo divertente 2-2 fra il debuttante Vieira e l’ex Nicola (panchina numero duecento in A), in bilico sino alla fine emerge la sensazione che i sardi abbiano davvero svoltato dopo il pari-thrilling con il Milan confermando anche a Genova i progressi sul piano del gioco. Ma anche il Genoa, finalmente coraggioso e arrembante, arrivato a un passo dalla prima vittoria stagionale in casa (che manca ormai da sei mesi), lasciandosi alle spalle i timori delle ultime partite. Sono i primi effetti della rivoluzione silenziosa di Vieira: cambia tre uomini (fuori Vogliacco, Vasquez e l’infortunato Ekhator) rispetto all’ultimo sofferto pari interno del Grifone contro il Como e disegna la sua squadra con un inedito 4-3-3 che vede Zanoli e Miretti esterni alti in appoggio a Pinamonti fa.
Il Cagliari per un’ora resta in partita con una prestazione a livello di intensità molto simile a quella splendida che ha rallentato il Milan, per aggressività, marcature feroci e pressing altissimo, che crea molte difficoltà alla squadra di casa nelle ripartenze dal basso. Qui Nicola, alla panchina numero 200 in A, che nel Genoa è cresciuto ed è stato allenatore, ha provato a replicare lo stesso canovaccio tattico (4-2-3-1) della gara con i rossoneri, anche a livello di atteggiamento, con Marin di nuovo titolare al fianco di Adopo e Gaetano al posto di Viola sulla linea dei trequartisti.
L’avvio è su ritmi altissimi, Sherri (preferito ancora una volta a Scuffet) commette un paio di errori evitabili, ma al 9’ gli ospiti passano in vantaggio grazie al rigore di Marin, che dopo la doppietta in nazionale continua nel suo momento d’oro. Su un cross in area genoana, Mina salta su Thorsby, che in elevazione allrga il braccio sinistro. Sozza sul momento non interviene, ma viene poi richiamato al monitor dal varista Marini e concede il penalty. Ma il vantaggio dura poco: Adopo spreca il raddoppio e al 12’ su un pasticcio della difesa di Nicola, Mina sbaglia il rinvio sulla pressione di Pinamonti e Frendrup batte liberissimo a rete.
E’ il pari con cui si chiuderà il primo tempo. Ma la gara resta interessante e intensa sul piano del ritmo: il Cagliari sfrutta Piccoli (che duello con Matturro), il Genoa risponde con un pallone telecomandato di Badelj per Miretti, che l’esterno butta via da posizione facilissima. La partita resta incerta. Pinamonti fativca a trovare spazi e quando il Cagliari sale il Genoa trasforma il suo modulo in 4-5-1 abbassando gli esterni. Prima dell’intervallo le migliori occasioni sono per gli ospiti, con il solito Piccoli (colpo di testa alto di poco) e Gaetano, innescato ancora da Piccoli, sul quale Leali si allunga e manda in angolo con un riflesso decisivo. Nella ripresa, sale il Cagliari, anche perché Marin va a uomo su Frendrup e Gaetano tiene basso Badelj, frenando le ripartenze dei liguri. Il Genoa trova comunque qualche varco: al 9’ Thorsby vede un varco per Miretti, il cui diagonale su primo palo va in angolo sul tocco di Sherry. Ma qui la gara si infiamma di nuovo: Leali sbaglia il rinvio, rgala il pallone a Marin che serve a Gaetano. Occasione d’oro per raddoppiare, ma Gaetano sbaglia e Leali rimedia. Sospiro di sollievo.
Ma sulla ripartenza Thorsby sfonda a destra su Kuperto, serve per il centro dove Miretti anticipa Marin e batte con un diagonale Sherry sul palo più lontano. Sorpasso. Un gol liberatorio per Miretti dopo un avvio di stagione difficilissimo, che dà una svolta alla squadra di Vieira sul piano mentale. Nicola mette dentro Makoumbou, Obert e Pavoletti, Vieira risponde con Messias (fuori Sabelli), che va destra e Zanoli scala sulla linea dei difensori. Ma qui il Cagliari sembra accusare il colpo, la sua manovra è meno fluida, il Genoa è in gestione. Nicola prova anche le carte Deiola e Viola: il pari arriva ancora una volta su rigore per un intervento scomposto di Martin in area su Piccoli. Tiro centrale dello stesso attaccante e 2-2 finale. Ma le emozioni non erano ancora finite: al minuto 47 Viola entra a gamba tesa su Badelj: Sozza espelle il centrocampista dei sardi, ma viene poi richiamato al monitor, trasformando la sanzione in un cartellino giallo.