Il presidente della Commissione Consiliare alla Sanità di Alghero, Christian Mulas, non usa mezzi termini. Con fermezza e chiarezza, si scaglia contro la proposta avanzata dall’assessore Armando Bartolazzi di trasferire l’Ospedale Marino di Alghero sotto la gestione dell’ASL 1 di Sassari, definendola una decisione irresponsabile e pericolosa per la qualità dei servizi sanitari.
"Questa proposta – afferma Mulas – contraddice le promesse elettorali di non avviare ulteriori riforme al sistema sanitario sardo e rappresenta un grave pericolo per i cittadini. È evidente che non risponde alle necessità dei territori, ma si inserisce in una logica di riorganizzazione che rischia di danneggiare irrimediabilmente i servizi offerti."
Il presidente della Commissione evidenzia come l’Ospedale Marino, grazie alla gestione diretta dell’AOU, abbia raggiunto livelli di eccellenza nel settore ortopedico, garantendo interventi tempestivi ed efficaci grazie a un team di specialisti altamente qualificati.
"Non possiamo permetterci di tornare al passato – prosegue Mulas – quando, sotto la gestione dell’ASL, l’Ospedale Marino non riusciva nemmeno a garantire un numero minimo di interventi ortopedici. I numeri parlano chiaro: oggi la struttura è in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze della comunità."
Non manca una dura critica al disegno di legge 40 e alla proposta di riorganizzazione del sistema sanitario regionale, che Mulas definisce "un ritorno a strategie fallimentari già tentate in passato, con il rischio concreto di un ulteriore abbassamento della qualità dei servizi."
A rendere ancora più grave la situazione, secondo Mulas, è la delegittimazione politica della maggioranza regionale, aggravata dal recente provvedimento di decadenza della presidente Alessandra Todde, sancito dal Collegio di Garanzia Elettorale. "Un presidente e una maggioranza privi di legittimazione – sottolinea – non possono permettersi di prendere decisioni di tale portata, che avranno conseguenze disastrose per la sanità sarda."
Infine, Mulas ribadisce il proprio impegno: "Mi opporrò con tutte le forze a queste scelte scellerate, che dimostrano una totale mancanza di conoscenza della realtà sanitaria e della medicina territoriale in Sardegna. Difenderò la qualità dei servizi e la salute dei cittadini sardi, senza compromessi."
Un messaggio chiaro, deciso e senza possibilità di fraintendimenti: la tutela della sanità sarda, secondo Mulas, non può essere sacrificata sull’altare di una riorganizzazione priva di logica e visione strategica.