La Gallura si conferma un territorio dove la violenza di genere assume contorni sempre più preoccupanti. Nel biennio appena concluso, 429 denunce per Codici rossi, 223 solo nel 2024, e 110 misure cautelari, di cui 30 in carcere. È il procuratore Gregorio Capasso a fornire il bilancio agghiacciante: "Numeri enormi per un piccolo ufficio come il nostro, dove tre magistrati devono gestire mediamente cento casi ciascuno."
La risposta, per quanto possibile, non si limita alla repressione. Grazie al protocollo territoriale d’intesa, esistono centri antiviolenza a Olbia e ora anche a Tempio, ma il procuratore sottolinea che è dalla prevenzione e dalla sensibilizzazione che si deve partire.
Non bastasse il flagello della violenza di genere, la Gallura è anche crocevia di traffici di droga. Il porto di Olbia, tra i primi in Italia per movimento passeggeri, si conferma snodo privilegiato per il narcotraffico. "Abbiamo sequestrato quantità ingenti di cocaina e marijuana, numeri impressionanti per un ufficio così piccolo," racconta Capasso. Solo nel 2024, tra novembre e dicembre, 48 chili di cocaina e 70 chili di marijuana sono stati tolti dal mercato.