Valdo Di Nolfo, consigliere regionale algherese, ha replicato alle critiche ricevute per la recente visita all’Ospedale Civile di Alghero. Accusato da alcuni esponenti politici di sgarbo istituzionale come Forza Italia e Prima Alghero, Di Nolfo ha difeso la sua iniziativa, con un post su facebook, definendola parte integrante del suo impegno per il diritto alla salute.
"Per difendere il diritto alla salute degli algheresi e dei sardi metto in campo ogni attività prevista per il mio ruolo di consigliere regionale. Comprese le visite, attività a sorpresa per antonomasia: osservare la realtà delle cose, conoscere le criticità e impegnarsi per trovare le possibili soluzioni," ha affermato sulla sua pagina facebook personale.
Di Nolfo ha sottolineato il suo approccio discreto: "Nel mio agire politico metto davanti a tutto e tutti i cittadini e lo faccio in silenzio, senza selfie o comunicati stampa. Sono fatto così: non mi interessano le luci della ribalta, non mi interessano gli applausi, semplicemente – con umiltà – mi impegno per i diritti."
Nel corso della visita, il consigliere regionale ha incontrato Carla Fundoni, presidente della Commissione Regionale Sanità, e il neoprimario di Ginecologia, presentandoli a rappresentanti di comitati cittadini, tra cui Luca Pais e Lina Passerò, attivi nella difesa della salute. Continua così il post: "Solo se lavoriamo tutte e tutti insieme arriveranno i risultati auspicati," ha spiegato.
Di Nolfo non ha risparmiato parole dure verso i suoi detrattori: "Rimango davvero basito nel sentir parlare – o meglio abbaiare alla luna – chi ha distrutto la sanità sarda (e chi glielo ha concesso col tappeto rosso), trombati della politica in cerca di una neoverginità che credono di rifarsi con 4 comunicati stampa da incendiari. Le critiche di questi personaggi indicano che siamo sulla buona strada."
Concludendo il post su facebook, il consigliere ha ribadito il suo impegno a lavorare concretamente per migliorare la sanità algherese, coinvolgendo istituzioni e cittadini in un percorso comune.