ALGHERO – Durissima critica dell’onorevole regionale Valdo Di Nolfo contro il governo guidato da Giorgia Meloni, all’indomani della notizia del taglio al Fondo Unico per gli Enti Locali previsto nella Legge di Bilancio 2025. "In Sardegna il taglio voluto da Meloni è drastico: 50 milioni di euro in 5 anni, da qui al 2029. I comuni di Alghero, Sassari, Porto Torres, Ozieri e Sorso insieme perderanno più di 6 milioni di euro", denuncia Di Nolfo.
Per il consigliere regionale, la scelta dell’esecutivo danneggia in modo diretto le amministrazioni locali e i cittadini, mentre ingenti risorse vengono destinate a progetti di dubbia utilità: "Giorgia Meloni e la destra con una mano schiaffeggiano in faccia i sindaci e le sindache, i cittadini e le cittadine tagliando loro i fondi essenziali per i servizi primari e dall'altra buttano dalla finestra miliardi di euro in opere inutili che puzzano di demagogia, come il Ponte sullo Stretto di Messina e il pseudo centro per migranti in Albania, quest'ultimo è costato quasi un miliardo di euro e mai potrà essere operativo".
Di Nolfo sottolinea il ruolo cruciale dei sindaci e degli Enti Locali nel garantire servizi essenziali ai cittadini, e critica aspramente le scelte del governo: "I Sindaci e gli Enti Locali rappresentano l'ufficio di prossimità dello Stato e, in quanto tali, meritano di essere trattati con il dovuto rispetto e di ricevere i finanziamenti necessari. I tagli previsti dal governo Meloni avranno un impatto negativo sulla qualità dei servizi, poiché i sindaci si troveranno in difficoltà nel sostenere economicamente servizi essenziali come l'istruzione, la tutela della persona e molti altri".
Il consigliere regionale attacca la politica dell’esecutivo, accusandolo di anteporre "demagogia, complotti infondati e finti nemici" alle reali esigenze della popolazione. "I cittadini non sono interessati a demagogia, complotti infondati o a finti nemici creati dalla Presidente del Consiglio. Necessitano di servizi efficienti e non di tagli che spostano risorse verso logiche politiche e interessi privati", conclude Di Nolfo.