Il progressivo calo delle iscrizioni all’Istituto Alberghiero di Alghero e la conseguente riduzione degli studenti nel Convitto di via Tarragona pongono un problema che non può più essere ignorato. Lo denuncia il consigliere comunale di Città Viva, Giampietro Moro, che invita il Comune e la Provincia a prendere provvedimenti per rilanciare la scuola e scongiurarne il declino.
“Possiamo con certezza dire che si è passati da oltre 800 iscritti del 2014 a meno di 200 iscritti nel 2024, con un calo conseguente nel numero dei convittori, scesi da 160 a circa 50”, evidenzia Moro. Numeri che, se non contrastati, rischiano di portare a una progressiva dismissione della struttura, con ripercussioni anche sull’occupazione: “Ci sono approssimativamente 50 posti di lavoro tra reali e indotto che ruotano attorno alla scuola e devono essere salvaguardati”.
Per il consigliere, il Comune di Alghero deve agire in sinergia con la Provincia per creare “nuove e più suggestive condizioni per attrarre studenti di tutto il territorio limitrofo”, non solo per evitare “un ipotetico declassamento della struttura, ma per scongiurarne lo spopolamento con conseguente chiusura”.
Il primo passo, secondo Moro, è verificare le condizioni dello stabile di via Tarragona attraverso un sopralluogo e valutare lo stato degli studenti che ne usufruiscono. Un’ipotesi potrebbe essere quella di aprire il convitto anche ai pendolari di altre scuole, ampliando così il bacino di utenza.
Ma la questione non può risolversi solo con interventi strutturali. “Sarà importante creare una connessione tra il dirigente scolastico, il Sindaco e il Commissario Straordinario della Provincia per costruire un progetto di rilancio, incentivando le iscrizioni e coinvolgendo le aziende del territorio”, sottolinea il consigliere. Un’operazione che dovrà coinvolgere in prima linea il comparto ricettivo e della ristorazione, che potrebbe investire nella formazione dei giovani, in un’ottica di collaborazione tra scuola e mondo del lavoro.
“Solo ripartendo dal rilancio dell’istruzione e della cultura potremo salvare le nuove generazioni e dare maggiori opportunità di lavoro e di crescita al nostro territorio”, conclude Moro.