Sinistra Italiana Sardegna ha ufficializzato il proprio sostegno ai cinque quesiti referendari che saranno sottoposti al voto tra il 15 aprile e il 15 giugno. La formazione politica, guidata a livello regionale da Eugenio Lai, sarà protagonista domani, giovedì 6 marzo, nel Padiglione D della Fiera di Cagliari, dove interverrà all’Assemblea delle Assemblee generali della Cgil Sarda. Un evento che vedrà la presenza del segretario generale della Cgil Maurizio Landini e che segna l’inizio di una stagione di mobilitazione per i diritti dei lavoratori e la giustizia sociale.
"La Corte costituzionale ha ritenuto validi cinque quesiti referendari per i quali, nel 2024, la Cgil ha raccolto cinque milioni di firme" – ha dichiarato Eugenio Lai, segretario regionale di Sinistra Italiana Sardegna – "Per questo motivo, ciascuno e ciascuna di noi, con il voto, ha la possibilità di cambiare in meglio il Paese e la nostra isola delle disuguaglianze. Sinistra Italiana Sardegna sosterrà il Sì durante la campagna per la consultazione referendaria, perché la povertà assoluta ha toccato i massimi degli ultimi dieci anni e perché dobbiamo riconquistare i diritti e le tutele nel lavoro prima che sia troppo tardi, prima di arrivare a una drammatica crisi sociale senza precedenti".
Un messaggio chiaro, che si inserisce nel più ampio dibattito sulle condizioni del lavoro in Italia, un tema centrale per la sinistra politica e sindacale.
Dalla precarietà all’aumento del costo della vita, dalla sicurezza nei luoghi di lavoro alla questione della cittadinanza per chi vive e lavora stabilmente nel Paese, il fronte del Sì si presenta compatto nell’affermare che le attuali politiche governative abbiano acuito disuguaglianze e ingiustizie.
A ribadire la posizione di Sinistra Italiana Sardegna è anche la vicesegretaria regionale e responsabile del lavoro Liliana Golosio, che attacca duramente le politiche occupazionali dell’attuale governo: "Non si può rimanere inermi di fronte alla deriva neoliberista delle tutele e delle garanzie nel mondo del lavoro. L’aumento dell’occupazione sbandierato dal governo è una grande bugia, una truffa che nasconde un lavoro sempre più povero e politiche predatorie contro le lavoratrici e i lavoratori".
"Per questo motivo Sinistra Italiana Sardegna sosterrà i cinque Sì ai referendum" – prosegue Golosio – "Perché ogni anno muoiono mille persone sul lavoro e vogliamo rendere il lavoro più sicuro. Perché vogliamo cancellare le leggi che hanno reso le lavoratrici e i lavoratori più poveri e precari e perché vogliamo cancellare l’ingiustizia che nega il diritto alla cittadinanza a 2 milioni e 500 mila persone che vivono e lavorano in Italia".
Il referendum rappresenta dunque, per Sinistra Italiana Sardegna e per la Cgil, un’occasione per riaffermare un modello di società fondato su maggiori garanzie per i lavoratori e sulla riduzione delle disuguaglianze. La battaglia referendaria si preannuncia accesa e vedrà il coinvolgimento di molteplici realtà sociali e politiche, con un obiettivo dichiarato: restituire centralità ai diritti e alle tutele in un mondo del lavoro sempre più frammentato e privo di sicurezze.