SS 131, riapre il tratto a quattro corsie a Nuraminis: un altro intervento, ma la strada è ancora lunga

  La Statale 131, la spina dorsale della viabilità sarda, aggiunge un altro tassello alla sua lunga storia di cantieri infiniti e promesse di miglioramento. Tra il 7 e l'8 ottobre verrà riaperta al traffico la carreggiata nord all’altezza di Nuraminis, restituendo alla circolazione i tre chilometri che mancavano all'appello. In teoria, una buona notizia. La viabilità tornerà a quattro corsie, il traffico in direzione Cagliari non sarà più deviato sulla complanare e, almeno per ora, il viaggio verso Sassari sarà un po' più fluido. Tuttavia, non facciamoci illusioni. Siamo ancora lontani dal traguardo di una Statale 131 moderna e funzionale. "Si spunta oggi un altro obiettivo raggiunto", ha dichiarato l'assessore ai Lavori pubblici Antonio Piu. 

  Lodi a parte, è difficile entusiasmarsi per l’ennesimo "obiettivo" su una strada che sembra non uscire mai dalla spirale dei cantieri perenni. Siamo sempre al solito punto: qualche chilometro riaperto, qualche promessa rispettata, ma la strada resta un cantiere a cielo aperto. E non si tratta solo di tempi di consegna. Qui la questione è molto più profonda. La SS 131 è l’arteria principale dell’isola, ma da troppo tempo è vittima di lavori a singhiozzo, interventi a metà e una gestione che sembra rincorrere le emergenze senza mai risolverle davvero. Non basta riaprire tre chilometri per dichiarare vittoria. Sì, il traffico sarà più scorrevole, ma il limite di velocità resterà a 50 km/h, perché, attenzione, la riapertura avverrà "in modalità di cantiere". La solita storia, insomma. Si riapre, ma senza mai risolvere del tutto. Non è solo una questione di viabilità. 

  La Sardegna ha bisogno di infrastrutture solide e sicure, non di cerotti temporanei. L’assessore Piu ha parlato di "un ulteriore impegno mantenuto", e certo, il lavoro va riconosciuto. Ma quando si parla di una strada vitale come la SS 131, un "impegno" non basta. Qui servono soluzioni definitive, non toppe. E il futuro? I lavori per la demolizione e ricostruzione del cavalcavia al km 27,300 sono previsti tra fine ottobre e novembre, con una previsione di ultimazione entro la primavera del 2025. Ma se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che questi tempi possono facilmente allungarsi. Nel frattempo, gli automobilisti continueranno a fare i conti con deviazioni, rallentamenti e cantieri che sembrano non avere mai fine. Insomma, tre chilometri riaperti sono un piccolo passo, ma la strada per una Statale 131 davvero sicura e scorrevole è ancora lunga. Forse, troppo lunga.

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