Dove è diretto questo mondo sconfortato e minacciato da venti di guerra? Come si pone l’uomo
dinanzi all’ondata di sfiducia e perdita di ottimismo che sovrasta ogni cosa? Qual è il compito
di ognuno di noi verso chi ha smarrito la “Signora Speranza”? Il video, dal titolo “Apri il Libro
V, leggi i segni dei tempi, una nuova Era ti aspetta –Sant’Ireneo III Parte”, girato dallo scrittore
e blogger Alfredo Martinelli, con incoraggiante sicurezza, intende rispondere a questi
interrogativi, partendo dal libro dell’Apocalisse che ricapitola tutta la storia dell’umanità. Un
libro che, come afferma don Bruno Maggioni, teologo e biblista, non trasmette angoscia o
desolazione ma un messaggio di profonda speranza e conforto, una rivelazione che riempie di
luce gli angoli più bui della narrazione umana.
Mai come oggi, abbiamo bisogno di una
lampada accesa, una preziosissima certezza come può essere la “Parusia”, ovvero la seconda
venuta di Gesù Cristo. In una significativa catechesi dell’ottobre 2022, il cardinale A. Comastri
ci parla di come l’attesa del ritorno del Signore illumini la vita dei cristiani, guidi le loro scelte,
offra il criterio giusto di valutazione del presente ed infonda grande consolazione. In
riferimento a questa realizzazione, il libro V del trattato “Contro le Eresie” del grande vescovo
e martire, teologo, Padre e Dottore della Chiesa, Sant’Ireneo di Lione, ripercorre in chiave
escatologica, tutte le tappe essenziali che accompagnano il ritorno di Gesù sulla terra. Il
contenuto del video è un copia-incolla delle citazioni (paragrafi 24-36) del Libro Quinto del
Trattato di Sant’Ireneo, che si rifà proprio all’Apocalisse ed accompagna l’ascoltatore, passo
dopo passo, verso il ritorno del Messia sulla terra, soffermandosi sulla venuta del Regno, nucleo
fondante, essenza di tutta la predicazione di Gesù. Come avverrà la “Parusia”? Prima arriverà
l’Apostasia, quello che stiamo riscontrando al giorno d’oggi, ovvero l’abbandono e il
rinnegamento della fede. In seguito, si rivelerà l’uomo dell’Iniquità, ovvero L’Anticristo che, in
maniera tirannica, penserà di presentarsi come Dio ed il cui Regno, durerà tre anni e sei mesi,
come predetto dal profeta Daniele. L’empio verrà sconfitto dal Re dei Re, Signore dei Signori,
Gesù Cristo con la sua venuta: “Alla fine, quando la Chiesa in un istante sarà elevata, ci sarà
una tribolazione quale non ci fu mai dall'inizio né mai ci sarà (“Contro le Eresie”5, 29,1).
Ireneo riteneva che, dopo la sconfitta inflitta all’Anticristo, Gesù sarebbe venuto a regnare
fisicamente sulla terra per mille anni insieme ai beati risorti nella carne. Il Messia donerà la
prima risurrezione i cui beneficiari saranno i giusti, fedeli a Cristo e porterà il Regno dei mille
anni, il regno dei giusti risorti, una terra ripristinata ed un ritorno all’origine, allo stato
paradisiaco. Si tratta di una terra rinnovata, una realtà terrena, un lungo periodo di pace, di
abbondanza e di giustizia, quell’eredità promessa da Dio ad Abramo, dove non regnerà più il
male: “un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più
nell'arte della guerra” (Isaia 2, 2-5). Questo Regno, sarà una restaurazione della prima
Creazione, un’era di gloriosa libertà, un periodo di ristabilimento, un tempo felice chiamato
anche il Regno della Divina Volontà che invochiamo nella preghiera del Padre Nostro.
Dopo il
Regno dei mille anni, Satana uscirà fuori dall’abisso e sarà sconfitto per l’eternità (Ap. 20, 7-9)
e alla fine di tutto, ci sarà il giudizio universale (Libro 5, 32, 1). Avverrà una trasformazione, un
rimettere ordine in tutte le cose? Si, il Regno dei mille anni vedrà “il deserto rifiorire e la
solitudine gioire” (Isaia 35:1); non ci saranno più malattia, divisione, guerra e persino la morte
cesserà. Ora, chi può rifiutare un tale Paradiso in terra? Ogni profezia biblica si è compiuta,
ogni promessa di Dio è stata sempre mantenuta, perché mai adesso dovrebbe deludere ogni
nostra aspettativa? Come diventare protagonisti attivi in questa metamorfosi epocale che tocca
da vicino l’attuale generazione? Sicuramente, desiderando con tutto il cuore l’arrivo di questa
“Nuova Era”. Papa Francesco ci invita ad invocare “Venga il tuo Regno” (Udienza del 6 marzo
2019) ciò che Gesù stesso brama, come rivela alla serva di Dio Luisa Piccarreta quando dice:
“Figlia mia, se guardo più in là, nel vedere l’ordine ed il nuovo mio regno riedificato, passo da
una profonda mestizia ad una gioia così grande che tu non puoi comprendere… Guardiamo più
in là per sollevarci, Io voglio far ritornare le cose come al principio della Creazione, che non fu
altro che uno sbocco d’amore…che dura secoli e secoli ed anche tutta l’eternità” (Libro di
Cielo, Vol. 21, 24 aprile 1927). Questo Regno, infatti, è “la liberazione di tutti i mali spirituali e
corporali, è far discendere il Cielo in terra” (Vol. 23, 23.11.1927). E’ rassicurante l’ultima frase
che chiude la Sacra Scrittura quando Gesù attesta: “Si, vengo presto!”. Una promessa è sempre
una promessa. E tu credi in questa promessa del Regno? Aspiri anche tu, alla fine di ogni
disastro e al ritorno della bellezza originaria, una terra feconda, bella, dove finirà tutto il male e
rifiorirà ogni bene?