Un fine settimana tragico si è consumato sulle strade della Sardegna, lasciando dietro di sé dolore e sgomento. Tre giovani vite si sono spente in pochi istanti, mentre il bilancio dei feriti continua ad aggravarsi. Iglesias, Cagliari, Bono, Siniscola: nomi che da oggi evocano lutti insopportabili, incidenti che non solo sconvolgono le comunità locali, ma lacerano il cuore di un’intera isola.
Ad Iglesias, due diciassettenni, Aurora Marcia e Riccardo Lai, hanno trovato la morte sulla statale 130 mentre erano in sella a uno scooter. Un impatto devastante con una Range Rover Evoque ha spezzato le loro giovani vite. L’intera comunità, stretta attorno alle famiglie, ha proclamato il lutto cittadino, mentre le indagini cercano di ricostruire la dinamica di una tragedia che lascia tutti senza parole.
Non meno straziante è la vicenda di Beatrice Loi, anche lei 17 anni, investita davanti alla sua scuola a Cagliari. Attraversava sulle strisce, in un gesto quotidiano che si è trasformato in un dramma irreparabile. Dopo ore di lotta in ospedale, il suo cuore ha smesso di battere. Un anziano di 82 anni, al volante di una Fiat Panda, ha segnato il destino di una giovane promessa. Ora dovrà rispondere di omicidio stradale.
Ma non è finita qui. A Bono, cinque persone sono rimaste ferite in uno scontro tra due auto, tra cui un bambino e una donna di 70 anni in condizioni critiche. A Siniscola, tre feriti gravi in un incidente che ha coinvolto due auto e un furgone. Scene di soccorritori al lavoro, ambulanze e elicotteri che si affrettano a salvare vite, su strade ormai diventate trappole mortali.
L’isola piange i suoi figli e si interroga su un weekend che lascia in eredità solo il dolore. Giovani vite spente troppo presto, famiglie distrutte, comunità attonite. La Sardegna, oggi, sembra più piccola, soffocata da un lutto collettivo che non trova conforto.