Si è conclusa nei giorni scorsi l'indagine che ha portato all'individuazione del responsabile dell'incendio colposo scoppiato la scorsa estate nell'agglomerato industriale del Porto di Oristano, una vicenda che aveva destato forte preoccupazione per la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti.
Le fiamme, alimentate dal vento e dalla vegetazione secca, avevano minacciato strade ad alto traffico, come la Strada Provinciale 97, e vie consortili a servizio della zona portuale di Santa Giusta. L'incendio aveva persino lambito alcune fasce umide protette della Zona Speciale di Conservazione di Cirras, mettendo a rischio un habitat di pregio. Solo il tempestivo intervento del personale dell'Apparato regionale antincendio, supportato da un mezzo aereo, aveva evitato conseguenze ancora più gravi.
L'attività investigativa, condotta con rigore dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale, ha permesso di risalire all'autore del reato.
Si tratta di un pescatore di 52 anni residente a Oristano, già noto alle autorità per precedenti episodi di abbandono di rifiuti. L'uomo, denunciato alla Procura della Repubblica di Oristano, è ora accusato di incendio colposo e smaltimento illecito di rifiuti tramite combustione. Nei suoi confronti è stato emesso un avviso di garanzia.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il pescatore avrebbe abbandonato un cumulo di rifiuti di varia natura in una strada chiusa. Per eliminare tracce che potessero ricondurre a lui, avrebbe appiccato il fuoco al materiale accatastato, lasciando però l’incendio incustodito. Le fiamme, fuori controllo, si sono poi propagate rapidamente, causando danni significativi alla vegetazione e rischi per la viabilità.
L’uomo rischia pene severe: da uno a cinque anni di reclusione per incendio colposo, ai sensi dell'articolo 449 del Codice Penale, oltre ai due-cinque anni previsti dall’articolo 256-bis del D.Lgs. 152/2000 per lo smaltimento illecito di rifiuti tramite combustione.
Questa vicenda mette in luce il ruolo cruciale del Corpo forestale nella prevenzione e repressione degli incendi. La lunga esperienza investigativa maturata dal personale delle Stazioni Forestali e dei Nuclei Investigativi Ripartimentali si conferma essenziale per contrastare un fenomeno che ogni estate minaccia il patrimonio ambientale e la sicurezza pubblica.
Resta fondamentale, tuttavia, il contributo attivo dei cittadini, che attraverso segnalazioni al numero verde 1515 possono fornire elementi decisivi per individuare i responsabili e prevenire tragedie ambientali di simile portata.