Come ogni anno Sadali si appresta a dare il via al carnevale barbaricino. Come ogni anno si potrà assistere all’accensione dei giganteschi fuochi in onore di Sant’Antonio Abate e San Sebastiano, in un rito antico e senza tempo. L’evento nel paese della Barbagia di Seulo prende il nome di Is Foghidonis.
La tradizione, inoltre, vuole che si compiano attorno al grande fuoco tre giri in senso orario e tre in senso antiorario intorno per sciogliere un voto o per chiedere una grazia.
Secondo la tradizione cristiana Sant Antonio – protettore degli agricoltori – morì ultra centenario il 17 Gennaio. Il cristianesimo, com’è noto, ha assunto fin dalle origini il compito di mediare il passaggio tra antichi culti agricoli pagani e nuove festività di precetto. La Chiesa, dunque, ha cristianizzato nella figura del santo eremita un culto ben più arcaico, teso a risvegliare la luce dopo il buio dell’inverno.
Nell’antichità il ciclo vitale della Natura veniva scandito attraverso rituali ben precisi atti a celebrare i vari periodi di nascita, quiescenza e rinascita a cui si legano, inevitabilmente, riti ancestrali le cui origini, tuttavia, si perdono nei secoli. Tanti sono i simboli arcaici di morte e rinascita che ancora oggi lo testimoniano, a partire dall’inseparabile maialino che accompagna Sant’Antonio nelle varie raffigurazioni iconografiche.
Sadali è un piccolo borgo di circa 1.000 abitanti che si trova nella parte centro-orientale dell’Isola, nella Barbagia di Seulo. Il pittoresco borgo medioevale è situato a 700 metri d’altitudine su un altopiano calcareo, ed è circondato da boschi di lecci, rovere, sughere e dalla classica macchia mediterranea.
La Barbagia di Seulo (nome in lingua sarda Barbàgia ’e Seùlu), chiamata anche Barbagia Inferiore, è una regione storica della Sardegna centrale. Durante il periodo giudicale il suo territorio apparteneva al Giudicato di Càralis, per passare, dopo la sua estinzione, al Giudicato di Arborea.
La regione si va a sviluppare nella parte settentrionale della Provincia del Sud Sardegna con i comuni di Esterzili, Sadali, Seui e Seulo, e nella Provincia di Nuoro con il comune di Ussassai. Conosciuta fin dai tempi antichi per l’asprezza dei suoi territori e per l’abbondanza delle sue acque, è una delle zone della Sardegna interna la cui economia è quasi esclusivamente basata sulla pastorizia.
Il nome potrebbe essere collegato a Sadala o Sadales, nome di alcuni principi della Tracia, terra con la quale il popolo dei lidi, antichi progenitori dei Sardiani o Protosardi, hanno avuto rapporti molto stretti. Altrimenti potrebbe derivare dal cognome latino Satulus, ossia dalla espressione latina Villa Satuli, ossia tenuta o fondo di Satulo, che sarebbe stato un proprietario romano.
Abitato sino dal periodo prenuragico e nuragico, come dimostra la presenza sul suo territorio di alcune domus de janas e di alcuni Nuraghi, il territorio di Sadali registra la successiva occupazione romana.
Nel medioevo appartiene al Giudicato di Càralis, facendo parte della curatoria di Seulo. alla caduta del Giudicato nel 1258, passa per breve tempo al Giudicato di Gallura, ed in seguito sotto il diretto controllo della repubblica di Pisa.
Conquistata dagli Aragonesi nel 1324, il territorio di Sadali viene affidato a diverse famiglie di feudatari tra cui i Carroz.
Nel 1604 viene incorporato nel Ducato di Mandas, feudo prima dei Maza de Carroz, e poi dei Tellez-Giron di Alcantara, ai quali viene riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale e diviene un comune autonomo. A partire dal 1877 sul territorio è attiva la miniera di antracite di Corongiu, che ha la sua massima produzione durante la Prima Guerra Mondiale e durante l’autarchia del regime fascista, ma nel dopoguerra la miniera presenta costi di gestione troppo alti, l’esaurimento dei cantieri più ricchi, e la concessione viene revocata nel 1964.
Del comune di Sadali nel 1927, dopo la creazione della Provincia di Nuoro, viene cambiata la Provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, alla neonata Provincia di Nuoro. Successivamente nel 2003, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la Provincia da quella di Nuoro nuovamente a quella di Cagliari. Nel 2016 viene cambiata la Provincia alla quale appartiene, passando dalla Provincia di Cagliari alla nuova Provincia del Sud Sardegna.